Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Etra, i sindaci rinnovano il consiglio Poletto: «Ha vinto il buonsenso»
L’allarme lanciato dal presidente Levorato ha smorzato il contrasto tra Pd e Lega
CITTADELLA (PADOVA) Tanto tuonò che non piovve. Ma si può comunque dire che l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’avvocato di Vigonza Andrea Levorato, presidente del consiglio di gestione di Etra da marzo 2015 in quota Pd, ha sortito l’effetto sperato (dal Partito Democratico). A tal punto che, nel primo pomeriggio di ieri, l’assemblea degli azionisti della società interamente pubblica che si occupa del servizio idrico e di quello dei rifiuti in 75 Comuni del Bassanese e delle province di Padova e Treviso, riunitasi a Cittadella all’interno di Villa Rina, ha designato i 15 nuovi componenti del consiglio di sorveglianza. Cioè l’organismo che ora, entro il 16 agosto prossimo, dovrà completare il rinnovo dei vertici aziendali con la nomina dei 5 membri dello stesso consiglio di gestione: Levorato dovrebbe essere confermato presidente, mentre nel ruolo di consiglieri dovrebbero essere indicati Mario Polato (anche lui confermato), Livio Baracco (già dirigente del settore Ambiente della Regione), Tiziana Stella e Riccardo Caretta. Alla presidenza del consiglio di sorveglianza, invece, è stato incaricato il sindaco di Romano D’Ezzelino Simone Bontorin (civico), che prende così il posto del primo cittadino di Mussolente Cristiano Montagner (centrosinistra), dimessosi tre settimane fa in seguito alle polemiche sulla distribuzione degli utili della multiutility nel 2017.
A fianco di Bontorin, nei prossimi tre anni, opereranno: Mirella Cogo, sindaco di Schiavon; Roberto Campagnolo, vicesindaco di Bassano; Manuel Dal Sasso, consigliere a Lusiana; Valentino Turetta, consigliere a Teolo; Ornella Leonardi, sindaco di Gazzo; Luigi Benozzi, assessore a Piombino Dese; Luciano Gavin, sindaco di Grantorto; Stefano Poli, assessore a Veggiano; Katia Maccarone, sindaco di Camposampiero; Catia Zorzi, assessore a San Giorgio delle Pertiche; Roberto Daniele, assessore a Saonara; Maria Elena Sinigaglia, sindaco di Rovolon; Enrico Zin, sindaco di Piazzola; e Massimo Cavallari, commercialista di Limena, nel ruolo di revisore dei conti. Quest’ultimo, peraltro, è uno dei soli quattro confermati insieme a Cogo, Campagnolo e Maccarone. Per il resto, infatti, il consiglio di sorveglianza è stato rinnovato per il 70%.
Ma qual era, tornando all’inizio, l’allarme di Levorato? Il presidente del consiglio di gestione, in estrema sintesi, temeva che alcuni sindaci e azionisti di centrodestra, capeggiati dall’ex primo cittadino leghista di Cittadella e Padova Massimo Bitonci (oggi sottosegretario all’Economia), avessero intenzione di disertare l’assemblea per rinviare la nomina dei nuovi organismi all’indomani delle elezioni amministrative del 2019, approfittando di uno scenario politico che, secondo i sondaggi, sarebbe stato ancor più favorevole alla Lega di quanto lo sia già quello attuale. Così facendo però, secondo Levorato, Etra correva il rischio di essere messa in stato di liquidazione sulla base del cosiddetto decreto Madia sulle società a partecipazione pubblica.
Il timore del presidente (uscente e confermato) però si è rivelato privo di fondamento. «Una ristretta minoranza dei sindaci e azionisti ha chiesto il rinvio della seduta - commenta il primo cittadino di Bassano Riccardo Poletto, che ha presieduto l’assemblea di ieri a Cittadella Alla fine, però, ha prevalso il buonsenso». Dello stesso avviso Levorato che vede nel rinnovo degli organi societari di ieri pomeriggio la vittoria del «senso di responsabilità» e della «comune appartenenza a un grande territorio».
Insomma, tanto rumore per (quasi) nulla.