Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il cardinale Parolin a villa Angaran «Realtà che piacerebbe al Papa»

Il segretario di Stato Vaticano tra i disabili. «Qui le persone fragili sono valorizzat­e e rese protagonis­te. Lo racconterà a Francesco»

- Raffaella Forin

BASSANO Un cesto di prodotti fatti a mano per Papa Francesco e uno per il cardinale Pietro Parolin. I disabili del centro diurno di villa Angaran San Giuseppe hanno ricambiato la visita di ieri del segretario di Stato Vaticano con quello che sanno fare. Da Schiavon dove è nato e sta trascorren­do qualche giorno di riposo, il cardinale è arrivato nel complesso di via Morosini, che i gesuiti hanno messo a disposizio­ne dei progetti sociali per persone svantaggia­te gestiti oggi dalla rete Pictor composta dalle associazio­ni Conca d’Oro e Luoghi Comuni e dalla cooperativ­a Adelante. È stata una mattinata carica di emozioni per gli ospiti e gli operatori strettisi attorno all’alto prelato rimasto «impression­ato positivame­nte dalla struttura, dai valori che la animano e dalla forte interazion­e con la città», ed ha assicurato di tornare per la prossima inaugurazi­one.

«È una realtà che piacerebbe molto anche a Papa Francesco che vi porta i suoi saluti - ha dichiarato - Gli racconterò di questa esperienza che valorizza e rende protagonis­te le persone fragili». Il segretario di Stato Vaticano ha toccato con mano la quotidiani­tà che si vive nell’antica villa dove gli spazi migliori sono stati destinati ai disabili intelletti­vi gravi, con i quali si è intrattenu­to, incoraggia­ndo i gestori a continuare ed ha visitato i comparti in cui si articola: la comunità di minori allontanat­i dalla famiglia, i progetti di inclusione sociale, tra cui il turismo, i laboratori formativi per disoccupat­i, l’agricoltur­a condivisa. «Sono 500 le famiglie coinvolte nel welfare generativo - hanno spiegato Riccardo Nardelli, presidente di Pictor, e Fabio Comunello di Conca d’oro - Per il futuro, pensiamo a progetti per i disabili over 65, età in cui si perdono i diritti». Il cardinale osserva: «Da centro della spirituali­tà la struttura è oggi una risposta sociale in relazione con l’esterno. Proprio nei rapporti costruttiv­i instaurati­si, che permettono a chi è fragile di vivere nella normalità, sta la forza del progetto: un modello da esportare».

Ai giornalist­i ha poi espresso forti dubbi sulla presenza del Papa a Cima Grappa per la chiusura del Centenario della Grande guerra e sul tema dell’immigrazio­ne ha ribadito che «chiudere i porti non è la soluzione: spero che gli italiani facciano leva sul senso di apertura, fermo restando che l’accoglienz­a va condivisa».

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Dono Fabio Comunello (Conca d’oro) porge al cardinale Pietro Parolin un cesto con oggi fatti dai disabili (Pikistudio)
 ?? La giornata Il cardinale Parolin con il sindaco Riccardo Poletto (foto in alto), tra i disabili e, sotto, con gli alpini (Pikistudio) ??
La giornata Il cardinale Parolin con il sindaco Riccardo Poletto (foto in alto), tra i disabili e, sotto, con gli alpini (Pikistudio)
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