Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, opposizione all’attacco: vittoria su Vardanega? Non arriverà un euro
BASSANO La tormentata vicenda del restauro del Ponte degli Alpini finisce su Rai Uno. Ad occuparsene è stata, l’altra sera, l’edizione delle 20 del Tg. A firmare il servizio, con riprese sullo stato attuale del «monumento famoso in tutto il mondo ma malato», il giornalista Paolo di Giannantonio che ha intervistato, tra gli altri, l’architetto Pino Massarotto degli «Amici del ponte», Giuseppe Rosato esponente del gruppo Facebook «Bassano senza Censura» e Mario Guderzo, direttore del museo canoviano, soffermandosi «sul restauro fermo da tre anni per un groviglio di problemi tecnici, amministrativi, burocratici, politici».
Intanto, in città, la polemica si sposta sull’incasso delle somme dopo che il tribunale di Vicenza ha riconosciuto al Comune il «danno» nella risoluzione del contratto, rigettando il ricorso della Vardanega. L’impresa, che aveva in appalto i lavori, si era costituita contro la richiesta dell’amministrazione di un risarcimento di 453mila euro, cifra coperta da una polizza fideiussoria, stipulata dalla ditta trevigiana con una compagnia assicurativa e che la municipalità vuole incassare. «Chiederemo anche la restituzione dell’anticipo erogato alla Vardanega per i lavori: quegli 879mila euro al netto delle opere eseguite», ha ribadito il vicesindaco Roberto Campagnolo. Sui due incassi per un totale di 1 milione 350mila euro, il consigliere di opposizione Roberto Marin esprime scetticismo e critica i toni trionfalistici usati dal sindaco Riccardo Poletto e da Campagnolo annunciano l’esito del primo round a favore del Comune. «L’impresa è in liquidazione e altri creditori si sono fatti avanti - ha osservato il capogruppo della civica Impegno per Bassano Non so quanto di quella cifra l’amministrazione riuscirà a portare a casa. Bisognerà poi vedere se Vardanega impugnerà l’ordinanza del Tribunale. Abbiamo giù avuto esperienza, e proprio sul ponte, di come il secondo grado di giudizio in una vertenza legale possa ribaltare la sentenza. Sarei quindi più prudente nel cantare vittoria». Dubbi che l’assessore Campagnolo ha respinto: «Sia i 453mila euro che gli 879mila sono garantiti da polizze della compagnia assicurativa. Con le sue continue insinuazioni, si ha l’impressione che Marin tifi contro il Comune».