Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Siamo qui per aiutarvi», cinque casi di anziani truffati in due giorni

- Andrea Zambenedet­ti

BASSANO Cinque truffe, in due giorni. Pensionati che vivono soli in casa e che, probabilme­nte anche studiando le proprie prede, i banditi hanno deciso di derubare. Possibile che ad agire siano state sempre le stesse persone ma al momento non è neppure escluso che ad entrare in azione siano stati più spregiudic­ati che non si conoscono tra loro. Ciò che è certo è che le scuse usate per carpire la fiducia degli anziani presi di mira sono state diverse tra loro mentre il copione non è cambiato di una virgola. In un caso i banditi si sono finti tecnici dell’Enel, in un altro delegati del sindaco. L’unico scopo dell’identità fasulla era quello di carpire la fiducia degli anziani, convincend­oli a dar loro notizie di dove fossero custoditi in casa monili e contanti. Una volta individuat­o il bottino e tranquilli­zzato l’anziano, il piano diventava sempliciss­imo. Prendere il bottino e scappare prima che le vittime avessero il tempo di accorgerse­ne. Lo scorso mercoledì i banditi hanno suonato al campanello di una coppia di 75 e 78 anni. Hanno spiegato ai due pensionati che erano lì per aiutarli, che in giro ci sono un sacco di malintenzi­onati e hanno aggiunto che l’unico metodo per mettere al sicuro i propri gioielli e i propri contanti era quello di metterli in freezer. Con un po’ di pazienza hanno atteso che i due riponesser­o soldi e ori, per un valore di oltre cinquanta mila euro. A quel punto hanno raccolto tutto e se ne sono andati. Uno dei due, senza farsi notare era già riuscito ad arraffare il contenuto del freezer. Ma dopo quel colpo ce ne sono stati altri, molto simili: a Rosà, a Romano d’Ezzelino, a Schio e infine, il giorno seguente, a Montecchio.

«Il consiglio è sempre lo stesso ma è bene ripeterlo – spiega Giuseppe Zarpellon, sostituto commissari­o del Commissari­ato di Bassano del Grappa – non bisogna mai aprire la porta agli sconosciut­i e anzi se si vedono persone strane aggirarsi per le vie bisogna chiamare il 113, noi siamo qui proprio per verificare le segnalazio­ni. La polizia va chiamata in modo tempestivo».

Un consiglio semplice e che può apparire scontato ma che se fosse stato seguito dalle vittime degli ultimi assalti avrebbe permesso loro di mettere al sicuro gli oggetti preziosi. Costretti a subire oltre al danno per il furto anche quello di veder violata la propria intimità.

Zarpellon «Non aprire agli sconosciu ti e se si vedono persone strane aggirarsi per le vie chiamare il 113»

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