Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’appello al Comune «Palazzo Thiene resti patrimonio pubblico»
Mozione del centrosinistra. Rucco: mi sto muovendo
Dal punto di vista economico avrebbe un valore di almeno 12 milioni. Dal punto di vista culturale è un patrimonio inestimabile per Vicenza, tanto da essere uno dei beni tutelati e inseriti nel sito Unesco «La città di Vicenza e le ville del Palladio in Veneto». Ma Palazzo Thiene rimane un edificio in vendita anche se spunta, ora, una strategia per portarlo nell’alveo pubblico: «Le istituzioni territoriali come Comune, Regione o Governo hanno la facoltà di esercitare il diritto di prelazione se un bene di quel tipo viene alienato, acquistandolo allo stesso prezzo offerto da un eventuale privato interessato». Le parole sono quelle di Luca Baldin, già segretario nazionale di Icom (network internazionale di musei) e membro dell’associazione civica «Da adesso in poi», che in questi giorni ha depositato una mozione in consiglio comunale per chiedere al sindaco Francesco Rucco «di intavolare una trattativa con Regione, Governo ed enti interessati - si legge sulla mozione - per esercitare il diritto di prelazione sul palazzo».
La situazione del monumento di contra’ Porti, infatti, è in una fase di stallo: Palazzo Thiene è un edificio rinascimentale ristrutturato da Andrea Palladio nel 1542, è tutelato dall’Unesco per il suo pregio architettonico ma conta pure un vincolo pertinenziale istituito dalla Soprintendenza alle Belle arti di Verona per il valore «unico ed eccezionale» delle raccolte custodite al suo interno, fra cui 115 dipinti (compresa la «Crocifissione» di Giovanni Bellini), 17 sculture d’arte moderna, 317 incisioni e una collezione di monete di epoca veneziana. Un vero e proprio scrigno, solo in mani private. Palazzo Thiene è di proprietà di «Immobiliare la Stampa», dal 1872 al 2017 ha ospitato la sede di Banca popolare di Vicenza ma da un anno la gestione è passata al liquidatore dell’ex-istituto di credito ovvero alla Sga (Società per la gestione delle attività). La realtà ha il compito di vendere il patrimonio di oltre 200 immobili dell’ex-banca vicentina e ricavarne all’incirca 400 milioni di euro e fra questi edifici c’è pure Palazzo Thiene, con un valore stimato in 12 milioni di euro. Tre mesi fa tutto il portafoglio immobiliare è stato affidato all’advisor milanese «Vitale&Co» per una perizia di stima sugli immobili, preludio alla messa in vendita concreta. «Da quel momento - osserva Baldin - le istituzioni hanno un mese di tempo per esercitare il diritto di prelazione. Per noi la cosa migliore è che a muoversi in questo senso sia il ministero, in accordo con gli enti territoriali, al fine di farne un museo statale, che tra l’altro manca a Vicenza». Il sindaco afferma: «Prendo atto della mozione e mi sto muovendo per capire lo stato giuridico del bene e quali siano le possibilità per gli enti pubblici».
Nel frattempo, però, Rucco ieri è voluto intervenire anche su Fondazione Roi, dopo l’ultimo consiglio di amministrazione del presidente Ilvo Diamanti che per la defezione di 3 consiglieri su 6 non ha potuto votare l’azione di responsabilità nei confronti dell’expresidente della Roi (ed expresidente di PopVicenza) Gianni Zonin. «È opportuno – dichiara Rucco - promuovere quanto prima una seria operazione trasparenza in Fondazione Roi, con l’obiettivo di garantire a questa prestigiosa istituzione una governance in grado di assicurare una gestione oculata e trasparente dell’importante patrimonio immobiliare e finanziario».