Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Lotta allo spaccio, fermati due tunisini Uno era stato espulso
VICENZA Colpo grosso di Zack, il cane antidroga della guardia di finanza di Vicenza: scova a Ponte Alto due spacciatori che in casa avevano un chilo e tre etti di hashish, oltre ad altri tre etti di marijuana, cocaina, pastiglie e materiali illeciti vari. In manette sono finiti Anouar Trabelsi, di 27 anni, e Ferchichi Taber, di 20, entrambi tunisini. Altri due presunti complici sono stati denunciati.
Le Fiamme Gialle hanno denominato l’operazione Cenerentola. Gli arresti sono stati fatti nei giorni scorsi durante un servizio di pattugliamento a Ponte Alto, nell’ambito delle operazioni di contrasto ai traffici illeciti che da tempo la guardia di finanza vicentina sta portando avanti. I militari hanno fermato i due tunisini, indicati da Zack, e addosso ai due hanno trovato droga in piccole quantità: 3,4 grammi di hashish sugli indumenti del primo, 2 grammi di hashish e circa 3 grammi di cocaina sul secondo. I finanzieri li hanno portati nella caserma di San Tomaso: i due tunisini erano estremamente reticenti anche solo a dire il loro nome ma un’analisi del loro cellulare ha permesso rapidamente di scoprire dove abitavano in città. Uno dei due aveva affittato una stanza in un appartamento e lì, oltre al suo passaporto, in un armadio c’era una grande quantità di stupefacente: 1,3 chili di hashish in panetti, 332 grammi di marijuana, 25 grammi di cocaina, una pastiglia di ecstasy, contanti per tremila euro e quattro bilancini di precisione. C’era anche materiale per confezionare la droga in piccole dosi da rivendere.
Entrambi i tunisini sono stati arrestati per spaccio. Ma non è finita qui: in casa c’era una terza persona, un pakistano che era già stato espulso in precedenza, ordine delle autorità che evidentemente non era stato eseguito: l’uomo è stato segnalato all’autorità giudiziaria e in questura. Anche il proprietario di casa è stato denunciato, per violazione delle norme sull’alloggio di stranieri in Italia. Gli accertamenti dei finanziari hanno permesso di scoprire che anche uno dei tunisini era già stato espulso, addirittura rimpatriato nel 2016. Successivamente però era tornato in Italia clandestinamente. Entrambi i magrebini sono stati portati al carcere Del Papa di Vicenza.