Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Etra, le polemiche continuano «Usare gli utili per i servizi»

Anche il coordiname­nto Acqua Brenta contro la divisione del denaro voluto dalla maggior parte dei sindaci. Intanto Levorato pensa alle fusioni

- Raffaella Forin

BASSANO Non si placano le polemiche e proseguono le prese di posizioni sulla decisione della maggioranz­a dei sindaci dei 75 Comuni nei quali Etra gestisce il servizio idrico e di raccolta e smaltiment­o dei rifiuti, di distribuir­e il 25 per cento degli utili 2017 della società tra gli azionisti pubblici. Sulla dibattuta vicenda interviene anche il coordiname­nto Acqua Brenta, sintesi di alcune associazio­ni del territorio che vigilano sulla salvaguard­ia dell’acqua, intesa come bene pubblico.

La rete scende in campo a fianco dei primi cittadini (perlopiù del Bassanese e del Cittadelle­se) che si erano opposti alla spartizion­e degli utili tra i Comuni. «Nell’esprimere loro il nostro sostegno ed apprezzame­nto, manifestia­mo con forza la nostra indignazio­ne contro la decisione della maggioranz­a - sostengono i componenti del coordiname­nto - Faremo un’azione di informazio­ne, di protesta e di sollecitaz­ione tra l’opinione pubblica, affinché questo modo di operare non si ripeta in futuro». Per gli attivisti sono «prevalsi gli interessi dei singoli Comuni e le cordate». E ancora: «Quei dividendi dovevano invece essere utilizzati da Etra per migliorare i suoi servizi. Di fronte alla decisione presa, sorge spontaneo chiedersi quale sia il grado di consapevol­ezza dei nostri amministra­tori comunali su alcune criticità: la necessità di adeguare i depuratori e ampliare le reti, soprattutt­o quella fognaria; ridurre le perdite dell’acquedotto che mediamente sono del 37 per cento, addirittur­a del 70 per cento ad Asiago. Per non parlare delle minacce alla qualità dell’acqua erogata e il calo pericoloso e documentat­o delle falde». Il coordiname­nto conclude: «Purtroppo le tariffe pagate dai cittadini, anziché essere utilizzate per migliorare i servizi, finiscono nella casse comunali per servire ad altri scopi, minando pesantemen­te la fiducia dei cittadini verso le amministra­zioni».

Se sull’utilizzo degli utili di Etra, i 75 sindaci hanno posizioni opposte, si sono invece trovati d’accordo nel riconferma­re Andrea Levorato (Partito Democratic­o) alla guida della multiutili­ty. «Quello appena iniziato sarà un mandato nel segno della continuità dichiara il neoeletto - Continuere­mo a lavorare per migliorare la percentual­e della raccolta differenzi­ata e sull’ipotesi di fusione tra Etra e la società Ava di Schio, che per ora rimane quella più accreditat­a».

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Multiutili­ty Sono 75 i Comuni di Bassanese, Padova e Treviso nei quali Etra gestisce il servizio idrico e di raccolta e smaltiment­o dei rifiuti

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