Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Etra, le polemiche continuano «Usare gli utili per i servizi»
Anche il coordinamento Acqua Brenta contro la divisione del denaro voluto dalla maggior parte dei sindaci. Intanto Levorato pensa alle fusioni
BASSANO Non si placano le polemiche e proseguono le prese di posizioni sulla decisione della maggioranza dei sindaci dei 75 Comuni nei quali Etra gestisce il servizio idrico e di raccolta e smaltimento dei rifiuti, di distribuire il 25 per cento degli utili 2017 della società tra gli azionisti pubblici. Sulla dibattuta vicenda interviene anche il coordinamento Acqua Brenta, sintesi di alcune associazioni del territorio che vigilano sulla salvaguardia dell’acqua, intesa come bene pubblico.
La rete scende in campo a fianco dei primi cittadini (perlopiù del Bassanese e del Cittadellese) che si erano opposti alla spartizione degli utili tra i Comuni. «Nell’esprimere loro il nostro sostegno ed apprezzamento, manifestiamo con forza la nostra indignazione contro la decisione della maggioranza - sostengono i componenti del coordinamento - Faremo un’azione di informazione, di protesta e di sollecitazione tra l’opinione pubblica, affinché questo modo di operare non si ripeta in futuro». Per gli attivisti sono «prevalsi gli interessi dei singoli Comuni e le cordate». E ancora: «Quei dividendi dovevano invece essere utilizzati da Etra per migliorare i suoi servizi. Di fronte alla decisione presa, sorge spontaneo chiedersi quale sia il grado di consapevolezza dei nostri amministratori comunali su alcune criticità: la necessità di adeguare i depuratori e ampliare le reti, soprattutto quella fognaria; ridurre le perdite dell’acquedotto che mediamente sono del 37 per cento, addirittura del 70 per cento ad Asiago. Per non parlare delle minacce alla qualità dell’acqua erogata e il calo pericoloso e documentato delle falde». Il coordinamento conclude: «Purtroppo le tariffe pagate dai cittadini, anziché essere utilizzate per migliorare i servizi, finiscono nella casse comunali per servire ad altri scopi, minando pesantemente la fiducia dei cittadini verso le amministrazioni».
Se sull’utilizzo degli utili di Etra, i 75 sindaci hanno posizioni opposte, si sono invece trovati d’accordo nel riconfermare Andrea Levorato (Partito Democratico) alla guida della multiutility. «Quello appena iniziato sarà un mandato nel segno della continuità dichiara il neoeletto - Continueremo a lavorare per migliorare la percentuale della raccolta differenziata e sull’ipotesi di fusione tra Etra e la società Ava di Schio, che per ora rimane quella più accreditata».