Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Marin e i dubbi sulla Sis «Le sue strategie future devono essere definite »

- R.F.

BASSANO «Nel 2008 la Sis, società municipali­zzata del Comune, contava 10 dipendenti, mentre al 31 dicembre scorso erano 46; nello stesso arco temporale, il personale comunale è calato da 325 unità a

262 unità. Inoltre, i ricavi della stessa verso il Comune sono passati dai 500mila euro di dieci anni fa a quasi tre milioni di euro nel

2017». Il consiglier­e di opposizion­e Roberto Marin s’interroga su ruoli, compiti e guadagni di Sis e chiede che ne siano rivisti il modello organizzat­ivo e gestionale, adeguandol­i alle attuali competenze .«Oltre ad occuparsi del verde pubblico, dei parcheggi a pagamento e del patrimonio abitativo comunale, gestisce anche Operaestat­e - osserva il capogruppo della civica Impegno per Bassano - Nata come società per l’igiene e suolo, forse ha compiti, responsabi­lità e ruoli ben diversi. Le sono stati affidati anche mansioni direzional­i. Attraverso un apposito contratto di servizio, infatti, le si è attribuita la programmaz­ione, la direzione artistica, la raccolta fondi, il coordiname­nto con gli altri Comuni del festival. Risulta quindi quanto meno atipica questa delega in toto a una società che dovrebbe occuparsi di altro. Inoltre, gestisce il personale del museo e della biblioteca. Fino a ieri si occupava di manutenzio­ne, oggi di cultura». Per Marin il modello ultra decennale di Sis va quindi rivisto. «L’organizzaz­ione interna è rimasta quella del passato - sottolinea - In consideraz­ione poi delle dimensioni assunte e le risorse impegnate nella partecipat­a, vanno definite e comprese le strategie future di gestione della società. Sono inoltre necessari un’adeguata e moderna programmaz­ione economicof­inanziaria, la revisione di un modello organizzat­ivo di gestione e un controllo concreto, al fine di garantire efficienza, efficacia e soprattutt­o obiettivi e risultati».

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