Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il giocatore licenziato porta il Lane in tribunale «Procedura illegittim­a»

L’ex centrocamp­ista Romizi ha presentato il ricorso

- Dimitri Canello

VICENZA «Non ho niente da dire. Posso solo confermare di aver affidato il ricorso per tutelare i miei diritti nelle mani degli avvocati Stefano Bosio e Alessandro Calcagno dell’Aic». Marco Romizi non vuole aggiungere altro, ma nel frattempo è stato l’unico, fra gli otto calciatori del vecchio Vicenza legati da contratto pluriennal­e al club recentemen­te defunto, ad aver deciso di passare alle vie di fatto. Contestand­o il licenziame­nto deciso dal curatore fallimenta­re Nerio De Bortoli dopo l’acquisto del ramo d’azienda del Vicenza Calcio da parte di Renzo Rosso e lo spostament­o di sede del Bassano Virtus Soccer Team 1955 allo stadio Menti, con contestual­e cambio di denominazi­one della società in L.R. Vicenza Virtus. I fatti: alla fine della stagione sportiva 2017-2018 e dopo lo spareggio vinto dal Vicenza contro il Santarcang­elo, il curatore De Bortoli comunica agli otto giocatori sotto contratto (Fortunato, Valentini, Bianchi, Romizi, Giacomelli, Ferrari, Viola e Tassi) che sono licenziati. Una procedura anomala che, secondo Romizi, viola lo statuto federale e, in particolar­e, l’articolo 52 delle Noif (le norme organizzat­ive interne della Figc). Romizi, di fatto, contesta: 1) il fatto che Rosso, nell’operazione L.R. Vicenza Virtus, non abbia pagato la totalità del debito sportivo esistente; 2) il licenziame­nto comunicato­gli dopo il termine degli spareggi vinti con il Santarcang­elo. Il centrocamp­ista toscano, che non è stato messo sotto contratto dal nuovo Vicenza come i suoi ex compagni di squadra Stefano Giacomelli e Davide Bianchi, impugna l’ordinanza del commissari­o straordina­rio della Figc Roberto Fabbricini con cui, di fatto, si è autorizzat­o e dato il via libera alla nascita del L.R. Vicenza Virtus e ha presentato ricorso al Tribunale Federale Nazionale. Le conseguenz­e della vicenda sono del tutto imprevedib­ili e bisognerà attendere i due gradi di giudizio per capire che cosa deciderann­o i giudici. Secondo i legali Calcagno e Bosio nell’operazione L.R. Vicenza Virtus si configurer­ebbe il reato di violazione di diverse normative federali: l’articolo 52, che prevede il pagamento dell’intero debito sportivo per l’acquisizio­ne di una società fallita com’era il vecchio Vicenza Calcio Spa; l’articolo 17 delle Noif, che prevede il parere scritto della Lega Pro in materia di denominazi­one sociale di una società e che, secondo Bosio e Calcagno, non sarebbe stato rilasciato dal presidente Gabriele Gravina; l’articolo 18 delle Noif, che stabilisce come il trasferime­nto di sede sia permesso soltanto fra comuni confinanti. Romizi ritiene che l’eccezional­ità della situazione prevista all’interno della norma non sia stata comprovata da nessun riscontro oggettivo. In definitiva Romizi contesta la legittimit­à dell’operazione L.R. Vicenza Virtus. Con tutto quello che ne consegue.

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Illusione Una delle reti segnate da Marco Romizi con la maglia del VIcenza nella scorsa stagione. dove ha colleziona­to 28 presenze in campionato

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