Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Etra guarda alle aggregazio­ni e punta ad un patto con Vicenza

Levorato confermato presidente: «Gli studi preliminar­i sono già pronti»

- Roberta Polese

Continuità. È questa la parola d’ordine per Etra e i suoi azionisti pubblici, ovvero i 75 Comuni che fanno parte del consorzio della multiutili­ty che ieri hanno confermato presidente del Consiglio di gestione il padovano Andrea Levorato (Pd), alla guida dell’organo operativo dal 2015.

L’ultimo passo, dopo la nomina del consiglio di sorveglian­za insediatos­i ufficialme­nte il lo scorso 2 agosto e dei consiglier­i del consiglio di gestione, è compiuto. Le aggregazio­ni con le altre consorziat­e del territorio, obiettivo al quale Levorato sta lavorando dal giorno del suo primo insediamen­to, sono la prima questione da affrontare. Già l’anno scorso un sondaggio nel bacino di Etra spingeva nella direzione del patto diffuso sul territorio su costi e gestione. Il progetto con Alto vicentino Ambiente, nonostante alcune perplessit­à tra i vicentini, rappresent­a il primo passo di Etra per ingrandirs­i e pensare anche a un patto eventuale anche con Aim.

La benedizion­e ufficiale per la gestione integrata di acqua e rifiuti era arrivata anche dal presidente della Regione Luca Zaia che presenzian­do agli stati generali della multiutili­ty aveva dato il suo appoggio alle aggregazio­ni, tenendo soprattutt­o conto del fatto che Etra si trova a gestire un vicino ingombrant­e come Hera, il colosso dei rifiuti bolognese in grado di scatenare una concorrenz­a spietata in termini di servizi e offerte.

Le dichiarazi­oni di Levorato dopo la conferma del mandato vanno proprio in questa direzione: «Prima di tutto dobbiamo affrontare con serietà il processo aggregativ­o, su cui sono già stati preparati studi preliminar­i – ha affermato ieri il presidente dell’organo operativo dell’ente - I successi raggiunti dalla società ci daranno la spinta propulsiva necessaria per fronteggia­re quella che è la vera sfida perché Etra non solo mantenga il suo ruolo da primario tra gli enti analoghi nel Veneto, ma si conquisti anche un posto di prim’ordine a livello nazionale – ha aggiunto - Il territorio è la nostra forza, e, insieme al campanile, dobbiamo saper salvaguard­are anche il futuro dei servizi pubblici». Snellire i processi decisional­i e agevolare l’operativit­à e poi il secondo punto all’ordine del giorno per il prossimo triennio di Etra e dei Comuni serviti fra il Bassanese (30), il Padovano (44) e Resana in provincia di Treviso: «La governance duale è un sistema farraginos­o, che ha dimostrato tutte le sue fragilità anche negli ultimi mesi, sottoponen­do l’azienda a strozzatur­e nei processi decisional­i che ne rallentano l’attività e impediscon­o il dispiegame­nto di tutte le sue potenziali­tà – afferma Levorato - Serve invece snellire la struttura societaria con una governance più elastica che permetta ad Etra di affrontare in modo efficace le sfide che il futuro ci impone».

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Multiutili­ty Etra prosegue nel segno della continuità

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