Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Cancro, 750 nuovi casi l’anno l’associazio­ne San Bassiano ora cerca nuovi volontari

- di Raffaella Forin

Sono circa 750 all’anno i nuovi casi di tumore rilevati nel territorio bassanese dell’ex Usl 3 (oggi distretto 1 dell’Usl 7).Tra le neoplasie più diffuse, quella alla mammella, al polmone, al colon. Quasi sempre la malattia ha dei risvolti molto pesanti nella vita quotidiana del malato e della sua famiglia. Le implicazio­ni sono molteplici: dalla perdita del lavoro alla gestione domestica, soprattutt­o per chi è senza una rete parentale, fino alle difficoltà economiche. È in queste situazioni che da anni interviene l’associazio­ne oncologica San Bassiano con i suoi volontari. La domanda di figure che affianchin­o o aiutino i malati di tumore nel difficile percorso di cura è in continua crescita. E il sodalizio, nato con questo obiettivo, lancia un nuovo corso di formazione per chi voglia dedicare ai pazienti in difficoltà qualche ora, o qualche giorno della settimana. «Sono 30 i volontari già operativi, ma non bastano a coprire le necessità - spiegano Gianni Celi e Dina Faoro, presidente e vice dell’associazio­ne - dobbiamo rinforzare le file». Il prossimo 10 ottobre debutterà un nuovo ciclo di lezioni, sette in totale, tenute da medici dell’ospedale e da esperti, dalle 20 alle 22, nell’aula magna del San Bassiano. «Chiediamo un impegno tarato sulle singole disponibil­ità - precisano Celi e Faoro - che va dal sostegno domiciliar­e ai pazienti anziani o soli, all’accudiment­o dei figli delle mamme in cura, o di regalare un sorriso, una parola offrendo una tisana a chi è sotto terapia. C’è poi chi promuove i nostri progetti e chi si dedica alle attività proposte gratuitame­nte a supporto della cura: dall’ortoterapi­a all’arteterapi­a, dalla vela e rafting alla yoga della risata, dal nord walking alle escursioni, fino alla biodanza e scuola di cucina».Tra le tante implicazio­ni dovute alla malattia, c’è quella drammatica della perdita del lavoro o della pensione minima che non permette di affrontare certe spese. L’associazio­ne interviene anche in questi casi. E si fa carico delle figure profession­ali «arruolate» a disposizio­ne dei pazienti: la psicologa Elena Pasquin, la nutrizioni­sta Laura Faggian, le fisioterap­iste Elisa Busbani e Silvia Lunardon. «Ogni anno investiamo circa 80mila euro in progetti - chiarisce Faoro - compresi quelli che dotano di alcuni strumenti l’oncologia del San Bassiano, come i caschi refrigeran­ti che contrastan­o la caduta dei capelli nelle donne sottoposte alla chemiotera­pia: a breve replichere­mo con una nuova fornitura».Tra i soci più attivi sul fronte del reperiment­o delle risorse c’è Marco Fioravanzo, conosciuto per i suoi successi tennistici. Proprio ieri ha donato al sodalizio 25mila euro frutto di cene e concerti da lui organizzat­i; grande il successo per l’asta benefica tramite whatsapp che ha messo in palio anche la racchetta di Rafael Nadal e il berretto del suo avversario storico Roger Federer.

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Assegno Marco Fioravanzo (a destra) consegna 25mila euro a Gianni Celi

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