Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Riparte la Via del Mare Buste valide

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VENEZIA L’incartamen­to che, di fatto, resuscita la Via del Mare, è stato spedito al Mit, ministero alle Infrastrut­ture e Trasporti, un paio di giorni fa. Contiene la delibera della Regione che resuscita il project financing. Dopo un nuovo giro approvativ­o si aprirà la cassaforte (fisica, non metaforica) che custodisce dal 2014 le due buste con le proposte di altrettant­i investitor­i interessan­ti a realizzare l’autostrada della costa veneziana. Sembra quasi un flashback cinematogr­afico perché, nell’aprire quella cassaforte, ci si troverà i nomi del consorzio Sis che sta realizzand­o la Pedemontan­a e di un’Ati, chiamata proprio «Via del Mare» partecipat­a da Mantovani e Adria Infrastrut­ture, i nomisimbol­o dello scandalo Mose esploso proprio poco dopo che le due buste sono state messe sotto chiave e «congelate». La procedura della Regione è stata sospesa alla luce dei processi ancora in corso ma ora Palazzo Balbi ha riaperto il capitolo. Che, però, aveva già le sue «magagne». La Corte dei Conti aveva rifiutato il visto sul progetto preliminar­e approvato dal Cipe nel 2012. Lo schema di convenzion­e andava rivisto e così si è fatto, slegando un eventuale proroga della concession­e (in contrasto con alcune direttive Ue) all’interno del Pef, il piano economico finanziari­o. All’appello, per la Corte dei Conti, mancava anche l’accordo Regione-Mit e Anas. Con l’ultima delibera la Regione ha rimosso gli ostacoli ma, ora, l’iter normativo deve ripartire da capo per arrivare ad aprire la cassaforte. (m.za.)

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