Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Rizzi, c’è un indagato: omissione di soccorso
C’è un indagato per omissione di soccorso nell’inchiesta sulla morte di Andrea Rizzi, probabilmente scivolato in canale e annegato la notte tra lunedì e martedì scorso in rio della Beccaria, in zona Rialto a Venezia. Gli inquirenti sono molto prudenti e stanno procedendo nelle verifiche, ma hanno identificato l’uomo che era con il 50enne veneziano, noto alle cronache per essere stato il fratello di Maurizio e Massimo Rizzi, malavitosi che avevano cercato di scalzare da Venezia Felice Maniero e per questo vennero ammazzati e poi seppelliti nel 1990 lungo un argine a Campolongo Maggiore, «patria» dell’ex boss della mala del Brenta, che fece trovare i cadaveri solo cinque anni dopo; ma anche di Alessandro, arrestato nel 2008 per un tentato omicidio in laguna che fece scalpore e che poi gli è costato una condanna a quasi sei anni. L’ipotesi investigativa, in questa fase, è che l’uomo l’abbia visto l’amico scivolare in acqua e non sia intervenuto per soccorrerlo.
I due erano infatti andati insieme a fare la serata per locali. Avrebbero iniziato nella zona di Castello, poi si sarebbero sposati con il barchino di Rizzi a Rialto. I carabinieri hanno sentito alcuni baristi o titolari di locali, che hanno confermato che la vittima aveva bevuto parecchio. Il cadavere non aveva alcun segno particolare di violenza, per cui le indagini si sono subito indirizzate verso l’ipotesi di una caduta in acqua autonoma. Ieri pomeriggio si è anche svolta l’autopsia, eseguita dal dottor Giovanni Cecchetto su incarico del pm Stefano Buccini, i cui risultati saranno ufficializzati tra un paio di mesi, ma che non dovrebbe aver riscontrato lesioni particolari. Resterà dunque da capire, anche alla luce della testimonianza dell’amico, se quest’ultimo avrebbe potuto salvare Rizzi o quanto meno avvisare i soccorsi.
Il cadavere è infatti stato trovato solo alcune ore dopo, intorno all’una e mezza di notte, da due turiste che stavano rientrando all’hotel «L’Orologio», dove alloggiavano. Hanno visto il corpo galleggiare e sono subito corse all’interno ad avvisare l’addetto alla reception. Subito sono stati chiamati i soccorsi, ma ormai Rizzi era già morto e per i sanitari non c’è stato più nulla da fare.