Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Opposizione perplessa «È propaganda retorica che non aiuta di certo»
VICENZA «Strumenti di propaganda retorica che non aiutano, anzi». Il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Otello Dalla Rosa, non usa mezzi termini per commentare l’iniziativa dell’amministrazione in termini di lotta al degrado. Ovvero la decisione del sindaco, Francesco Rucco, di rimuovere sei panchine da parco Fornaci perché «teatro di spaccio e consumo di droga nonché di atti sessuali in pieno giorno» ha spiegato il primo cittadino, che ha affiancato la misura con l’annuncio di un vero e proprio piano per la custodia delle aree verdi.
Per il capogruppo di opposizione e già candidato sindaco alle recenti elezioni dello scorso 10 giugno, si tratta di «una finta severità che non serve a nulla e che, anzi, danneggia chi nei parchi ci va per rilassarsi».
«Io penso che la custodia delle aree verdi sia giusta e corretta - dichiara Dalla Rosa sono favorevole a questo piano, ma per rendere vivi i parchi non puoi togliere le panchine. In questo modo si impedisce alla gente di sedersi ed è il modo esatto per rendere quelle aree invivibili, assolutamente non attraenti, l’esatto opposto di ciò di cui avremmo bisogno». La tesi del consigliere di minoranza è precisa: «I luoghi pubblici devono rimanere attraenti - sostiene Dalla Rosa - i cittadini devono avere sì il diritto di sentirsi tranquilli ma anche di sedersi, leggere un libro, mangiare un panino. Altrimenti saranno sempre più luoghi abbandonati a loro stessi».
Sulla stessa linea interviene anche la consigliera Alessandra Marobin (Pd), che si chiede «è questa la sicurezza di Rucco?». «L’obiettivo principale di un parco e di tutte le aree verdi della città - afferma Marobin - è quello di garantire ai cittadini uno spazio di ritrovo e di aggregazione per passare un po’ di tempo libero all’aria aperta. Togliendo le panchine il sindaco, anziché aumentare la sicurezza oltre a creare un disagio ai tanti cittadini che nelle panchine trovano uno spazio per un momento di sosta e di riposo, rende il parco meno attrattivo e quindi più insicuro».
Dalla Rosa Impedire alla gente di sedersi è il modo migliore per rendere invivibili i parchi