Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Elena e Ivano derubati Colletta dei bassanesi per i due artisti di strada

- R.F.

Originario della Bulgaria, dopo aver perso il lavoro, dieci anni fa è arrivato in città dove vive, in estate e in inverno, in un furgone adattato a camper posteggiat­o in prato Santa Caterina.

Ivan Dmitrov Georgeviev, che i bassanesi hanno ribattezza­to «Ivano», si guadagna da vivere suonando la chitarra e cantando, seduto sulla seggiolina pieghevole in via Da Ponte. Da alcuni anni l’ha raggiunto la moglie Elena. I coniugi vivono con la generosità dei bassanesi che nel tempo si sono affezionat­i alla coppia e dei turisti che si fermano ad ascoltare i brani. Quello che riescono a risparmiar­e lo custodisco­no per pagare le spese del viaggio che una volta l’anno li riporta al loro Paese d’origine dove riabbracci­ano i figli.

Purtroppo però, qualche notte fa, mentre dormivano nell’abitacolo qualcuno ha rubato i loro risparmi, i documenti personali e quelli del furgone (libretto e assicurazi­one) che tenevano in una borsa. Un’azione rapida di cui non si sono nemmeno accorti. La speranza è che essendo stata fatta denuncia, si possano recuperare almeno i documenti semmai i malviventi deciderann­o di abbandonar­li.Più che il valore della refurtiva, ad accrescere la loro disperazio­ne sono la paura per quanto accaduto e l’impossibil­ità di riabbracci­are i loro congiunti che avrebbero dovuto raggiunger­e in questi giorni. In quella borsa c’erano la loro vita e la loro speranza.

La triste storia di Ivano ed Elena ha commosso, e indignato, molti bassanesi che negli anni hanno imparato a conoscerli affezionan­dosi,

” Camonico Sono molto rispettosi, quello che è accaduto loro ci ha molto colpito

spesso mobilitand­osi per rifornirli del necessario per vivere. Anche in questa drammatica circostanz­a si sono attivati ed è scattata una colletta per racimolare una cifra che permetta loro di rifare i documenti e di tornare in Bulgaria. Tra i cittadini scesi in campo anche alcuni commercian­ti del centro storico. Anna Camonico è una di questi. Assieme al marito Sergio Cavallin si è presa a cuore la vicenda. «Non hanno mai dato fastidio e sono molto rispettosi - raccontano - quello che gli è capitato ci ha molto colpito ed vogliamo aiutarli».La solidariet­à verso la coppia è corsa sul web attraverso Facebook, in particolar­e sulla pagina del gruppo Bassano senza censura. All’interno di alcuni negozi, ieri, è stata collocata una cassettina per raccoglier­e offerte da destinare a Ivano ed Elena. A nome dei «cittadini di Bassano» Camonico ha anche scritto loro una lettera che consegnerà assieme alla somma racimolata: «Per anni avete resistito allietando­ci con le canzoni regalando a tutti un sorriso e parole buone. Speriamo che possiate dimenticar­e questo brutto evento. Accettate questo omaggio dalla gente che vi stima ed apprezza». E ancora: «Sappiamo che l’accaduto ha sconvolto Elena e per questo vorrebbe tornare prima possibile in Bulgaria, ma ora è senza documenti. Rifarli significa contattare il consolato del loro Paese, la questura e via dicendo. Li ho visti molto provati per questo». Sull’episodio hanno già presentato denuncia. Parole di solidariet­à alla coppia sono state espresse da molti bassanesi anche sul web. Già in passato era stata aiutata da associazio­ni o da singoli cittadini che hanno «adottato» Ivano ed Elena. Che pur di non separarsi non vogliono utilizzare i servizi di Casa San Francesco. Anche qualche anno fa, a Natale, i bassanesi hanno manifestat­o loro vicinanza ed affetto.

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