Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Corso Fogazzaro muore Confcommercio rilancia «Apriamolo ai bus»
Il Comune non si sbilancia ancora: «Ma le auto no»
VICENZA Auto sì o auto no. E se passassero i bus? Non è una semplice provocazione, ma è la proposta formale di Confcommercio per immaginare un futuro (diverso) di corso Fogazzaro. Ovvero dell’arteria perpendicolare a corso Palladio, molto meno frequentata rispetto alla via che attraversa il centro del capoluogo e da anni, ormai, al centro di un prese di posizione, sperimentazioni, critiche, iniziative. Il nodo è, di fatto, uno solo: il transito delle auto.
Fino al 2014 la strada era percorribile, poi per decisione dell’allora Giunta del sindaco Achille Variati è entrata in Ztl (Zona a traffico limitato) e dunque la circolazione è consentita solo a chi abita o è munito di permesso. Da lì sono nate le divisioni. I residenti della zona non amano le auto, i commercianti invece si dividono fra chi le vorrebbe e chi, invece, non le vuole. Ma tutti concordano sul fatto che il corso è da qualche tempo deserto: poca gente, molte vetrine hanno chiuso, nei mesi invernali molti lamentano anche insicurezza e degrado. Dunque, è un problema. E va risolto
Confcommercio prova a definire una strada alternativa: «Perché non riaprire ai mezzi pubblici?» chiede il presidente della sezione del centro storico di Ascom, Stefano Soprana. «Ad oggi corso Fogazzaro è considerata solo un’uscita dal centro - spiega Soprana invece è un’entrata, è l’ingresso nord del centro. Farci entrare i bus, magari con una fermata in piazza San Lorenzo, sarebbe un modo per incentivare questo cambio di mentalità nella gente». La proposta dei commercianti era stata avanzata alla Giunta dell’ex-sindaco Variati e ora, dopo il cambio alla guida di Palazzo Trissino con l’arrivo del sindaco Francesco Rucco, viene riformulata. «Ci può stare anche una sperimentazione - afferma Soprana - per vedere se funziona. Poi in caso si può ragionare anche del passaggio delle auto ma quello è un non-problema, perché il vero nodo non è il transito della auto ma il parcheggio per i mezzi, che non c’è».
E difatti anche l’assessore comunale alle Infrastrutture Claudio Cicero su questo punto prende una posizione chiara: «Di auto in corso Fogazzaro non si comincia nemmeno a parlare - dichiara - non c’è posto per farle sostare. E se non si fermano non ha senso ha farle entrare». Sui bus, invece, l’amministrazione è più cauta e non si sbilancia, anche se sembra che sia difficile far convivere la ciclabile e i plateatici dei bar con i mezzi pubblici in corso Fogazzaro.
Ma sulle auto in corso Fogazzaro nasce un piccolo caso tutto interno all’amministrazione, visto che una delle tesi esposte in campagna elettorale da Forza Italia - anima della maggioranza a Palazzo Trissino - è proprio quella della riapertura alle auto di quella via. «Per noi si tratta di un impegno preso con i vicentini spiega il capogruppo di Forza Italia in Comune, Marco Zocca -. Pensiamo a una riapertura a ore, che possa far rinascere quella strada adesso commercialmente morta, e a chiederlo sono proprio i negozianti della zona». Sarà. Nel frattempo gli azzurri appoggiano anche l’idea di Confcommercio: «Una sperimentazione con i bus si potrebbe anche fare - osserva Zocca certo va studiata e ragionata, ma è in linea con il nostro obiettivo di agevolare l’afflusso di persone in centro storico, riproponendo magari anche la fermata dei mezzi pubblici in piazza Duomo, come un tempo».
«Quella via resta chiusa al traffico perché non c’è spazio per la sosta delle auto»