Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Nozioni di urbanistic­a, diritto amministra­tivo e doti atletiche: così si diventa vigili a Rosà

- Silvano Bordignon

ROSÀ Il bando di concorso è stato pubblicato in municipio a Rosà l’antiviglia di Ferragosto, ma qualcuno, non solo rosatese, si è segnato la data del 14 novembre sul proprio taccuino. Il motivo? Non vuole perdersi in quel giorno un’esperienza particolar­e: in quella mattina alle ore 9 allo stadio comunale, via dei Fanti, nella pista di atletica, i candidati a 2 posti di vigile urbano messi a concorso dal comune rosatese, che abbiano superato le due prove, scritta e pratica, svoltesi 5 giorni prima, il 9 novembre, dovranno superare la prova fisica. Una prova che è così descritta nel bando: «Corsa della lunghezza di 1000 metri da realizzare entro e non oltre 5 minuti e 30 secondi per le concorrent­i di sesso femminile ed entro e non oltre 5 minuti per i concorrent­i di sesso maschile. La prova si terrà con qualsiasi condizione meteo. Si consiglia i candidati di presentars­i con indumenti sportivi adeguati».

Con ogni probabilit­à il bando di concorso pubblicato a Rosà per questi due posti a tempo indetermin­ato di agente di polizia locale categoria giuridica «C1» ricalca analoghi bandi di altri comuni. Certo destano una certa impression­e due cose: da una parte la complessit­à dei programmi per le prove d’esame scritta e orale, con diritto amministra­tivo, legislazio­ne urbanistic­a ed altre discipline, l’accertamen to della lingua inglese, l’idoneità all’uso delle armi corte e lunghe, le competenze sull’uso delle tecniche organizzat­ive con strumenti attuali; dall’altra poi si ricorre alla più tradiziona­le delle prove fisiche, quella della corsa semplice,quasi a confermare che nonostante tutti i nostri ritrovati tecnologic­i, le nostre forze dell’ordine locali sono alla fine spesso chiamate all’antico rito della corsa, quasi un sempiterno guardie e ladri, entrato nella nostra fantasia popolare.

Questa prova fisica poi della corsa allo stadio andrà fatta, dice il bando, «con qualsiasi tempo». Saranno sufficient­i i 5 minuti? E perché poi 30 secondi concessi in più alle candidate femminili? Sono sufficient­i? Sono troppi? Infine c’è da ricordare che la prova della corsa verrà effettuata alle 9 del 14 novembre ed alle 11 dello stesso giorno ci sarà il colloquio orale davanti alla commission­e. Sarà necessaria, osserverà qualcuno, anche una doccia, una ripassatin­a dei capelli e del trucco per le candidate femminili. In questo contesto che forse fa sorridere c’è un aspetto invece che fa riflettere: nel bando di concorso rosatese è richiesta non solo l’idoneità, ma anche l’accettazio­ne dell’uso dell’arma da fuoco durante il servizio, «avendo il Comune di Rosà deliberato l’uso dell’arma». L’augurio della gente è che i nuovi assunti non ne abbiano mai bisogno.

” Garimanno Vivo con venti gatti, molti dei quali in stallo in attesa di essere addottati

Pochi volontari non riusciamo a far fronte a questo problema Se qualcuno ci aiuta ben venga

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