Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Da Tomba a Malagò In 100 (e tutti in bianco) per i trent’anni di Fede
Campioni e amici di una vita, 100 invitati in bianco per Pellegrini
JESOLO «Il bianco perché si eliminano i vestiti e restano le persone». Poche parole per andar oltre il dress code della «sua notte». Bianco, con tanti tuffi di azzurro, sotto un cielo color piombo che si placa (è andata proprio così) giusto all’arrivo di Federica Pellegrini. Del resto il tempo appartiene a Dio, quindi meteo benevolo con la Divina, mentre raggiunge il «trono» alla festa del compleanno numero trenta (hashtag #trentasuonati, come nei menu della cena, o trenta sul campo, come la sua Juve).
Birthday party a scoppio ritardato (è nata il 5 agosto) per Fede, che ha scelto il Terrazzamare di Jesolo per la notte che, tra gli umani, quasi tutti, segna il cambio di passo, di sogni e anche di bisogni. Varrà anche per una ragazza che, a colpi di bracciate, ha se non fermato certamente rallentato lo scorrere del tempo? «Il mio bilancio? Positivo, nella vita come nello sport». Per i bilanci, però, pare ancora presto: «Se vado avanti fino a 32...» Se sarà così, batterà Tomba, che a 31 è sceso dagli sci e ieri è salito a Jesolo, ospite inatteso ma abbracciato, per la festa. «Ho passato la vita sul bianco della neve ma - ride l’Alberto - di bianco vestito mai. Ho tenuto le scarpe rosse...». Regalo per Federica? «Una sorpresa... Quando avrà finito ci sarà un invito nelle mie dimore...». La Bomba resta sempre un gigante.
Gigante come Federica, altissima, caschetto dorato come le scarpe svettanti, spalle scoperte sopra un abito da vestale, morbido e stretto alla vita. La vita, l’altra, che è ancora piscina ma intravede altri domani: «Voglio fare qualcosa di bello anche come donna. Certo, se ci sarà la materia prima» dice, virando leggera sulle voci che la vogliono unita a Matteo Giunta, allenatore e amico. Da single, allora, come si sta? «Bene, che dite?», e indica gli invitati, i cento che ha voluto nella sua notte.
Semplicità, come i centrotavola di margherite: come i kimono candidi di Cinzia e Roberto, mamma e papà; Come fare una festa nel mare di casa tua, lontano dalle rotte vip che passano da Milano e Roma, da dove, sicuro, ti avranno cercata e lusingata. «Eravamo d’accordo dallo scorro novembre - dice Roberto Bardella, titolare del Terrazza col figlio Alessandro e Roberta Rorato -. Siamo amici». Amici, quindi atleti, perché Pellegrini non ha pescato dal suo sport solo i fidanzati. «Se spero di essere come Federica a trent’anni? Spero di sì, certo che sì, ma ho tanta strada da fare». Parola di Simona Qudrella, tre ori europei a Glasgow. Super Simo è arrivata alle nove, puntuale come tutto il gruppo di invitati. Sembrava una delegazione olimpica, con Fede a recitare il ruolo della portabandiera. Tanti gli azzurri del nuoto, ma anche Valentina Marche, pattini sul ghiaccio, e Daniele Lupo, campione di volley da spiaggia. E poi ci sono gli amici di Fede: per tutti, nel pomeriggio jesolano, aperitivo nella piscina dell’hotel Adlon: «È l’albergo dell’infanzia di Fede. Abbiamo voluto ricreare per lei quell’atmosfera», spiega il manager Marco Del Chiccolo.
Poi si è fatta sera... Lecca lecca di mazzancolle con marmellata d’ananas (!), capesante e canestrelli al forno, paccheri con gamberi e burrata, orata, sorbetto alla mele... L’ultimo a cena è Giovanni Malagò. «Mi sembra incredibile che Federica abbia trent’anni. Per lei sarei venuto in ogni dove, in India, a Bali...»., dice il presidente del Coni e dell’Aniene, la squadra della Divina. La giacca però e’ blu, causa impegno istituzionale precedente: «Arrivo da Rimini di corsa... Mo’ me la tolgo». E via: notte bianca, notte di fede. Fede trenta.