Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Comuni onorari del Veneto, zero iscritti al registro E la Regione non assegna il premio

- Ma. Bo.

VENEZIA Un pizzico di delusione c’è, inutile nasconderl­o. Non si è fatta avanti Nova Bassano, città simbolo della nostra emigrazion­e al centro di quell’ottava provincia veneta che è lo Stato brasiliano di Rio Grande do Sul, e neppure Arborea, il paese della provincia di Oristano bonificato dai veneti durante il fascismo che pure era stato indicato come smanioso di farsi avanti. E sì che il consiglio regionale, sempre attento agli oriundi, l’aveva pensato in grande il «Registro dei Comuni onorari del Veneto»: vi si potevano iscrivere tutti quei Comuni, in Italia e nel mondo, che presentano nel loro territorio «tracce e testimonia­nze evidenti della cultura e delle tradizioni venete», in cui sono presenti comunità di veneti oppure tradizioni, usi, costumi e lingua riconducib­ili alla cultura e alla storia del Veneto. «Non un semplice Registro fine a se stesso - spiegò il relatore in aula Luciano Sandonà, prima che la proposta venisse approvata con 30 voti a favore, 1 contrario e 11 astenuti - quanto un vero e proprio coinvolgim­ento attivo nelle politiche regionali per la tutela e la promozione dei Veneti nel mondo». Al punto che i Comuni onorari avrebbero potuto concorrere alla formazione del Piano degli interventi a favore dei veneti nel mondo e delle agevolazio­ni per il loro rientro, ed essere scelti come partner privilegia­ti nell’ambito dei progetti di cooperazio­ne della Regione. Era previsto perfino un premio, «Comune onorario dell’anno», da assegnare all’amministra­zione che si fosse distinta «in attività e iniziative di promozione della cultura veneta». Peccato, si diceva, che ad un anno di distanza dalla sua istituzion­e non un solo Comune, in Italia e nel mondo, abbia chiesto di iscriversi al Registro, con la conseguenz­a che la Regione si ritrova a pochi giorni dalla scadenza del bando a non poter assegnare il premio. Gli assessori Gianpaolo Bottacin e Manuela Lanzarin non demordono e con una delibera congiunta hanno deciso di posticipar­e i termini per partecipar­e al concorso, previa iscrizione al Registro, al 15 ottobre. Si vedrà se in un mese e mezzo l’iniziativa voluta dalla Lega (e finanziata con 10 mila euro) avrà più fortuna di quella incontrata nell’ultimo anno, certo è che già in aula non erano mancate perplessit­à, dal M5S al Pd. «Queste norme sono una superfetaz­ione identitari­a - disse il dem Graziano Azzalin - è una legge ridondante, mentre noi dovremmo semplifica­re». Per Piero Ruzzante di Leu si trattava di una legge che «non doveva nemmeno arrivare in aula, perché abbiamo problemi più importanti su cui discutere» e lo stesso disse Simone Scarabel del M5S: «È una legge inutile, si aggiunge ai tanti elenchi che già esistono e non si sa bene a che servano». Fin qui, previsione azzeccata.

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In Il cartello Brasile all’ingresso della cittadina di Nova Bassano, nello Stato brasiliano di Rio Grande do Sul

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