Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
No Pfas, il maltempo non ferma il presidio
Turni da 4 ore di giorno, da 8 di notte in tenda. Bizzotto sollecita la Ue
VICENZA Torte e salumi, insalate e dolci: nelle tre tende delle Mamme No Pfas piantate davanti al tribunale i genitori del comitato che protesta contro la contaminazione della falda vicentina sono organizzati e passano anche le notti, sfidando il maltempo. Intanto, sul tema l’europarlamentare Mara Bizzotto (Lega) ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione Ue.
Il presidio a Borgo Berga dei genitori dell’Ovest Vicentino, a cui partecipano anche Isde, Medicina Democratica e varie associazioni ambientaliste, è iniziato venerdì e proseguirà fino a martedì sera. Si fanno turni da quattro ore, otto la notte. La pioggia non li spaventa: «Il nostro messaggio alla procura vicentina è chiaro – sottolinea Michela Piccoli, coordinatrice del gruppo – hanno tutti gli elementi per concludere l’indagine avviata e per far sospendere le attività all’industria Miteni di Trissino. Solo così poi si potrà procedere alla vera bonifica».
In parallelo, a Bruxelles Bizzotto chiede che la futura direttiva sulle acque tenga conto di quanto accaduto in Veneto. «L’inquinamento da Pfas, a cui ora si aggiungono anche il GenX e il C604, che ha investito il nostro territorio, deve essere da monito a Bruxelles affinché venga elaborata una normativa europea molto stringente che fissi dei limiti praticamente pari a zero di queste sostanze inquinanti». La leghista ha depositato degli emendamenti alla revisione della direttiva Acque Potabili, recependo le indicazioni dei sindaci dei Comuni contaminati e delle associazioni di cittadini. Il testo della direttiva verrà votato il prossimo 10 settembre. Bizzotto chiede che l’Ue stanzi anche dei fondi ad hoc per il Veneto: «Per aiutare concretamente la Regione, i Comuni e i cittadini a far fronte a queste nuove fonti d’inquinamento, per la bonifica delle aree inquinate».