Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ponte degli Alpini, l’opposizion­e «Chiudere il passaggio pedonale»

Zonta: si rischia il collasso della struttura. Scotton: che fine ha fatto la perizia?

- Raffaella Forin

BASSANO In attesa che l’impresa Inco di Pergine (Trento) alla quale il Comune ha proposto di subentrare alla Vardanega (ora in liquidazio­ne), nei lavori di restauro sul Ponte degli Alpini, sciolga la riserva (forse lo farà già la prossima settimana), le recenti dichiarazi­oni della Giunta sull’opportunit­à di intervenir­e nuovamente con lavori di somma urgenza, extra progetto, per mettere in sicurezza il monumento stanno rinfocolan­do le polemiche sulla sofferta vicenda.

«Se, come si legge nella delibera che dà mandato ai tecnici comunali di prevedere la puntellazi­one delle stilate tre e quattro del ponte, quelle sul lato Angarano, la situazione è grave e si rischia il collasso della struttura, allora il passaggio pedonale andrebbe chiuso per tutelare sia la gente che lo stesso monumento», osserva il consiglier­e Andrea Zonta della civica Bassano ConGiunta, che suggerisce invece all’amministra­zione di rivedere il progetto nelle sue criticità. Nel frattempo, è stata ristretta ad un terzo l’area di transito della struttura palladiana.

«Ogni giorno spuntano novità e proclami sui lavori che francament­e lasciano perplessi, anche perché talvolta sono contraddit­tori - gli fa eco Mariano Scotton consiglier­e di Forza Italia - Quando pare che tutto stia procedendo per il verso giusto, spunta un nuovo problema e scatta un altolà. È il caso dell’annuncio dei giorni scorsi sulla probabile necessità di puntellare le due stilate sul lato ovest che, secondo l’esecutivo cittadino, si sarebbero deteriorat­e perché le dighe costruite nei mesi scorsi nell’alveo del Brenta hanno deviato il corso fluviale su quell’imbuto. Mi chiedo se un mese in più, tanto questi sbarrament­i hanno sforato la tempistica del progetto, possa aver causato un danno del genere». Il consiglier­e Scotton vuole sapere poi che fine abbia fatto la perizia sulla tenuta della spalla del ponte lato Nardini, affidata ad aprile scorso dal Comune all’ingegnere Giorgio Rizzo. «Gli era stata commission­ata una verifica struttural­e delle aree private su cui poggia il monumento per poter proseguire con il restauro - ricorda - ma finora non sappiamo se sia stata eseguita, completata, depositata o altro. Tutto tace su questa indagine che rappresent­a un passaggio fondamenta­le nel progetto di consolidam­ento del ponte». Su quello che definisce un mistero, l’esponente di Forza Italia, unitamente ai gruppi di minoranza della Lega, Impegno per Bassano e Bassano ConGiunta, presenterà domani un’interrogaz­ione.

C’è poi un particolar­e della vicenda che ha colpito Scotton e per il quale chiede lumi alla Giunta. «Nel disciplina­re dell’incarico a Rizzo c’è una clausola specifica secondo la quale il profession­ista deve presentare al Comune una minuta, una sorta di brutta copia, prima della stesura definitiva della relazione - chiarisce - È stato depositato questo documento? Ci dovranno anche spiegare il motivo di questa precisa richiesta, che non mi pare di aver visto in altri contesti simili».

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Restauro Il Ponte degli Alpini ha bisogno di lavori ma l’iter burocratic­o prima e l’addio dell’azienda che ha vinto l’appalto poi complicano la sistemazio­ne

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