Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Gazzè in Arena tra esoterismo e spiritualità»
Domenica a Verona la chiusura del tour: un viaggio fantastico
«Per me è un punto d’arrivo, la location che sognavo per uno spettacolo come questo, per quello che rappresenta e per la sua straordinaria acustica. Ci torno con grandissima emozione dopo il concerto con Daniele (Silvestri, Ndr) e Niccolò (Fabi, Ndr)». Domenica all’Arena di Verona, Max Gazzè chiuderà «in crescendo» la sua tournée più audace, dedicata all’opera sintonica «Alchemaya» (ore 21, info www.eventiverona.it).
Quando e come è nato un progetto così complesso come «Alchemaya»?
«“Alchemaya” nasce dalla mia ricerca personale negli ultimi 30 anni su temi di storia, filosofia, esoterismo, fisica quantistica e ricerca spirituale. Con Francesco, mio fratello, abbiamo tradotto in opera queste tematiche».
«Alchemaya» è una fuga dal pop o semplicemente un progetto parallelo?
«Dopo “Maximilian” mi andava di fare un lavoro diverso. Avevo pensato a una chiave di scrittura a livello dialettico e letterario, l’ho detto a mio fratello e lui ha riportato tutto nella chiave di scrittura delle assonanze. È molto poetico, nemmeno un’opera molto lunga sarebbe sufficiente per raccontarne tutti i temi».
È un album anche profondamente spirituale, lei è credente?
«Credere in qualcosa, qualunque essa sia, penso sia importante. Per l’uomo lo è sempre stato. Alla fine credere in qualcosa implica lo stesso sforzo di non credere in nulla».
Come sarà strutturato il concerto all’Arena di Verona?
«Quello a Verona sarà un concerto speciale per me perché chiuderà questo tour. Il concerto sarà diviso in due atti. Nel primo guiderò il pubblico dentro le fascinazioni di “Alchemaya”, un viaggio fantastico sull’ordine del mondo e dell’uomo, nel secondo lo farò cantare e forse anche sorprendere con l’esecuzione sintonica di alcuni dei miei brani più noti».
Chi sarà sul palco con lei?
«Ci saranno circa 80 eccellenti maestri della “Alchemaya Symphony Orchestra”, ribattezzata così per questi live, diretti dal maestro Clemente Ferrari e la bravissima pianista coreana Sun Hee You. Inoltre ci saranno delle incursioni di Ricky Tognazzi che farà da grande narratore».