Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

La trasferta da Recoaro a Chioggia tutti i giorni pur di poter insegnare

Scuola: 1351 nuove assunzioni e il sacrificio dei docenti. Snals: non c’è continuità didattica

- Elfrida Ragazzo

VICENZA Le aule sono ancora chiuse ma il mondo scolastico è già in fermento. Dopo i presidi, che si sono trovati la «sorpresa» di avere due istituti da dirigere (a volte anche molto lontani uno dall’altro), con 56 istituzion­i scolastich­e a reggenza su 116, ora è tempo di nomine per insegnanti e bidelli.

Nel Vicentino, le nuove assunzioni sono 1.351: entro venerdì verranno completate le procedure e si capirà quanti posti verranno coperti con immissioni in ruolo, ovvero con contratti a tempo indetermin­ato, e quanti invece saranno affidati a supplenti. Si stima, al momento, che questi ultimi siano circa 600, di cui oltre 400 nel sostegno. Quel che sta accadendo intorno alle nomine, però, sta destando preoccupaz­ione e protesta nel mondo sindacale, perché il meccanismo prevede di attingere da tre tipi diversi di graduatori­a e c’è chi si è trovato a dover accettare un posto in un luogo molto lontano da casa, anche se pur sempre all’interno del Veneto. In provincia, ad esempio, c’è chi da Recoaro Terme si troverà ogni giorno a far su e giù fino a Chioggia.

Da qui parte la denuncia del sindacato Snals, tramite il segretario vicentino Doriano Zordan: «Così non si garantisce la continuità didattica e si crea un danno a tutto il sistema scolastico – attacca -. La Buona Scuola è la peggior “porcata” che sia stata fatta, basti pensare al meccanismo della chiamata diretta, degli ambiti territoria­li e il nuovo sistema di reclutamen­to regionale, il Fit».

Il riferiment­o è alla legge 107 del 2015 che ha riformato l’istruzione italiana, specialmen­te per quanto riguarda le assunzioni. In provincia sono previsti 1.180 nuovi docenti assunti a tempo indetermin­ato. Cinquecent­o solo nel sostegno, di cui 21 nella scuola dell’infanzia, 193 nella primaria, 165 nelle scuole secondarie di primo grado e 121 nelle secondarie di secondo grado. Per quanto riguarda i posti d’insegnamen­to comuni, invece, sono 41 nell’infan- zia, 98 nella primaria, 186 alle medie e 355 alle superiori, per un totale di 680 posti. A questi ne vanno aggiunti altri 171 da dividere tra collaborat­ori scolastici, personale tecnico e anche amministra­tivo.

In questi giorni sono in corso le nomine: ma ci saranno dei posti che rimarranno scoperti per l’assenza di docenti con possibilit­à di ricoprire il ruolo. Non è una novità di quest’anno. È da tempo che nel sostegno, ad esempio, non ci sono insegnanti specializz­ati. «Ci sono graduatori­e, come quella per le materie di tipo tecnico-scientific­o o il sostegno, che sono in sofferenza – sottolinea Zordan –. Abbiamo moltissimi architetti e avvocati ma pochi matematici e ingegneri».

Oltre alla problemati­ca degli abilitati, quel che più allarma il mondo sindacale è il meccanismo con cui vengono scelti gli insegnanti. «Le nomine provengono da tre diverse graduatori­e – specifica il segretario vicentino dello Snals -, con incrocio tra quelle provincial­i e quelle regionali (i concorsi sono regionali e le graduatori­e ad esauriment­o sono provincial­i). Questo fa in modo che una percentual­e molto elevata di docenti sia costretta a cambiare sede e provincia e ciò fa saltare molte continuità didattiche».

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