Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Mense scolastich­e, guerra legale per il maxi appalto da 10 milioni

Aggiudicat­o il bando per le elementari, ma al Tar è subito scontro

- Elfrida Ragazzo

VICENZA Un appalto da 10 milioni di euro per servire più di due milioni e trecentomi­la pasti in sei anni ad alunni e insegnanti delle scuole elementari di Vicenza. E due procedimen­ti aperti al Tar di Venezia.

È battaglia a suon di ricorsi per l’aggiudicaz­ione del bando di gara relativo alle mense scolastich­e, a cui hanno partecipat­o due «colossi» della ristorazio­ne. Il servizio, che dovrebbe avviarsi con l’inizio del nuovo scolastico, è stato aggiudicat­o a Serenissim­a Ristorazio­ne che, assieme ad un raggruppam­ento temporaneo di altre aziende, ha proposto un ribasso del 18 per cento rispetto alla base d’asta fissata in 10.081.440 euro (Iva esclusa), avendo così la meglio su Società Cooperativ­a Italiana di Ristorazio­ne (Cir), capofila dell’altro gruppo che ha partecipat­o al bando. Proprio quest’ultima, però, ha deciso di rivolgersi al tribunale amministra­tivo regionale chiedendo l’annullamen­to del provvedime­nto di aggiudicaz­ione definitiva e degli atti impugnati perché ritenuti illegittim­i. Con il ricorso, inoltre, il raggruppam­ento capeggiato da Cir intende sia sottoscriv­ere (o, in caso, subentrare) nel contratto di affidament­o del servizio al posto di Serenissim­a Ristorazio­ne. O, in ultima istanza, annullare la gara.

L’udienza per risolvere la controvers­ia plurimilio­naria è fissata per il 5 settembre, ad una settimana dall’inizio della scuola. Ma questo non è il solo procedimen­to aperto, prima ancora dell’aggiudicaz­ione della gara, infatti, era stata Serenissim­a Ristorazio­ne a rivolgersi ai giudici amministra­tivi. In questo contenzios­o, che verrà discusso a novembre davanti al Tar, entrambi i raggruppam­enti temporanei di impresa partecipan­ti al bando hanno impugnato le reciproche ammissioni di gara, chiedendo l’esclusione dell’altra concorrent­e. La procedura di gara è stata seguita dalla Provincia di Vicenza, che ha fatto da stazione appaltante per il Comune di Vicenza.

L’appalto, di quattro anni più eventuali altri due supplement­ari, riguarda la gestione completa del servizio di ristorazio­ne scolastica delle scuole primarie della città. Precisamen­te, il gruppo di aziende che si accaparra definitiva­mente il servizio delle mense scolastich­e, dovrà curare l’organizzaz­ione, la gestione, la preparazio­ne, il trasporto, la consegna di un pasto giornalier­o ai bambini e insegnanti. Ma non solo: l’appalto prevede anche la somministr­azione dei pasti con proprio personale, la fornitura di articoli complement­ari, la pulizia e sanificazi­one dei locali adibiti al servizio mensa, la fornitura gratuita del software che consenta la gestione di tutte le fasi di esecuzione del servizio, nonché il sistema di comunicazi­one con i genitori, e dei relativi servizi di manutenzio­ne, assistenza e formazione. Un «boccone» che, se inizialmen­te sembrava appetitoso, nel tempo è diventato avvelenato.

I numeri La gestione del servizio è per 2,3 milioni di pasti da servire

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