Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Scavi ora aperti al pubblico all’antico villaggio del Bostel

Per i 25 anni archeologi dell’università di Padova al lavoro

- El. Ra.

ROTZO L’antico villaggio del Bostel di Rotzo ritorna ad essere «indagato».

In questi giorni alcuni archeologi dell’università di Padova riprendono a setacciare il sito sull’Altopiano di Asiago, abitato fin dall’età del Bronzo. Gli studiosi continuano una campagna di scavi che dura da 25 anni. E, per festeggiar­e questo traguardo, hanno deciso di aprire l’area anche ai non addetti ai lavori. Per sei settimane, fino al 5 ottobre, infatti, saranno organizzat­e delle visite guidate dal lunedì al venerdì (dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17).

«Si tratta di un contesto di grande importanza – spiega il professor Armando De Guio, direttore scientific­o delle indagini fin dall’avvio nel 1993 –. È il più antico insediamen­to stabile dell’area, collocato su un promontori­o in posizione strategica per il controllo delle vie commercial­i tra la pedemontan­a e la pianura veneta. Ci aspettiamo molto da questa campagna, e non soltanto per la sua lunga durata». L’area è diventata sede di un grande villaggio occupato a partire dal VI-V secolo avanti Cristo. «Lo scorso anno abbiamo iniziato a rimuovere i crolli all’interno di un’altra delle casette semi interrate che costellano il sito e, che secondo le datazioni radiocarbo­niche, parrebbe essere la più antica finora individuat­a – continua De Guio –. Vista la profondità della scala d’acceso sembrerebb­e addirittur­a essere dotata di cantina, come non se ne sono mai viste sul Bostel».

Le indagini riguardera­nno anche un nuovo settore e saranno condotte da una ventina tra docenti, assegnisti, dottorandi, collaborat­ori, studenti triennali e magistrali dell’università patavina. «Abbiamo un gruppo di lavoro affiatato - sottolinea Luigi Magini, dottore di ricerca e co-coordinato­re del progetto Stempa –. Oltre metà degli studenti scava nel sito da diversi anni e partecipa attivament­e alle attività del progetto Stempa (Scavo, Telerileva­mento, Studio dei Materiali e del Paesaggio dell’altopiano di Asiago), mentre per altri sarà la prima esperienza sul campo in assoluto». Le visite guidate vanno prenotate tramite e-mail agli indirizzi stempa.unipd@gmail.com o info@neacoop.it.

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Le scoperte Negli anni rinvenuti reperti e strutture

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