Strage familiare pista trevigiana

TREVISO Abita a Cordignano Rasim Findo (in foto a lato) principale sospettato per la strage della famiglia Pocesta in Macedonia. Una famiglia in vacanza che viveva a Sacile, provincia di Pordenone.

TREVISO Ci potrebbe essere un importante risvolto veneto nell’omicidio di una coppia di origine macedone di Sacile (ma fino a 15 anni fa residente a Cordignano, in provincia di Treviso), freddata a colpi di pistola la notte fra il 27 ed il 28 agosto assieme alla figlia 14enne mentre tutti si trovavano a Debar, in Macedonia. Le vittime sono Amid Pocesta, 55 anni, la moglie Nazmije (53) e la ragazza, Anila, sorpresi nel sonno.

La polizia, secondo i media macedoni, avrebbe messo nel mirino il camionista 60enne Rasim Findo, cognato dell’ucciso, che abita a Cordignano dal

1995 assieme alla sorella di Amid Pocesta. La donna pare si trovasse anch’essa a Debar, così come la famiglia del fratello, per partecipare a un matrimonio.

Secondo gli investigatori alla base del crimine vi sarebbero banali questioni legate al tracciato di un vialetto d’accesso fra i confini delle proprietà delle vittime e dell’aggressore. Una versione alla quale, tuttavia, altri parenti residenti in Friuli sembrano attribuire una scarsa affidabilità.

Altre due figlie maggiori della coppia uccisa, di 25 e

28 anni, Mukades e Blerta, entrambe residenti con i congiunti a Sacile e rimaste in Italia, sono impiegate l’una nel comparto alberghiero (ha frequentato l’istituto «Alfredo Beltrame» di Vittorio Veneto) e l’altra in un’azienda friulana.

Il sindaco di Sacile ricorda che Amid Pocesta era giunto alla fine degli anni Novanta da Cordignano, luogo in cui si era insediato dopo essere fuggito dalla Macedonia per sottrarsi ai rischi della guerra che a quel tempo tormentava i Balcani. Poco più tardi conclude il primo cittadino friulano - è arrivata anche la moglie e avevano ottimi rapporti con il vicinato.

Nel mirino Rasim Findo