Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Mense e guerra legale, il Comune assicura I piccoli alunni non resteranno senza pasti
Servizio garantito per 4.800 bambini e 240 insegnanti delle scuole elementari
VICENZA I bambini delle scuole elementari di Vicenza non rimarranno senza pranzo in mensa. La battaglia legale tra i due gruppi di imprese che hanno partecipato al maxi bando da 10 milioni, indetto in primavera dal Comune, non influirà sul servizio. Lunch box dunque garantita per i 4.800 alunni delle primarie inserite negli istituti comprensivi e un pasto caldo anche per i loro 240 insegnanti già dai primi giorni di scuola, che si avvia nella seconda settimana di settembre.
Ad assicurarlo è lo stesso municipio, che fa sapere che il servizio di mensa scolastica, a seconda di come procederà la situazione dal punto di vista legale, sarà effettuato o dalla realtà imprenditoriale a cui è stato affidato l’appalto o a quelle che lo hanno gestito fino allo scorso giugno, ovvero Serenissima, Camst ed Euroristorazione in associazione temporanea di impresa e Cir Food. Proprio due di queste aziende, entrambe riunite in un raggruppamento temporaneo d’impresa con altre ditte, hanno partecipato al bando milionario seguito dalla Provincia di Vicenza, che ha fatto da stazione appaltante. Si tratta di Serenissima Ristorazione e Cir (Società Cooperativa Italiana di Ristorazione) che, ancor prima dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto, sono finite al Tar. E, dopo che il servizio è stato affidato a Serenissima Ristorazione (con un ribasso del 18 per cento rispetto alla base d’asta di 10 milioni di euro, Iva esclusa), Cir ha fatto ricorso chiedendo l’annullamento del provvedimento di aggiudicazione definitiva e degli atti impugnati, perché ritenuti illegittimi. Con il ricorso, inoltre, il raggruppamento capeggiato da Cir intende sia sottoscrivere (o, in caso, subentrare) il contratto di affidamento del servizio al posto di Serenissima Ristorazione, oppure in ultima istanza annullare la gara. L’udienza per risolvere la controversia plurimilionaria è fissata per il 5 settembre, ad una settimana dall’inizio della scuola. Il problema, che si dibatterà davanti ai giudici amministrativi di Venezia, non dovrebbe ripercuotersi sulle venticinque scuole coinvolte nel servizio. Ai bambini, come avviene ormai da un po’, il pasto sarà servito nella lunch box, la gamella in dotazione che sostituisce i tradizionali piatti. L’appalto per le mense scolastiche, una volta terminata la questione legale, durerà quattro anni più la possibile proroga di altri due. Per i sei anni la base da cui è partito il bando era di 10.081.440 euro e riguarda la gestione completa del servizio di ristorazione delle scuole primarie della città, con un’ipotesi di due milioni e trecentomila pasti in tutto.
5 settembre È il giorno in cui si saprà chi avrà avuto la meglio sul bando da 10 milioni per le mense scolastiche di Vicenza tra Serenissima e Cir Food