Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Asco, diplomazie al lavoro sul «piano di pace»

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PIEVE DI SOLIGO (TREVISO) Le diplomazie sono al lavoro, sta maturando la convinzion­e che la complessa vicenda riguardant­e Asco Holding potrebbe essere risolta in pochi giorni. In tempo utile, cioè, ad evitare che, scaduto il 30 settembre senza rispettare gli obblighi della riforma Madia, i Comuni soci si trovino obbligati a cedere le partecipaz­ioni. E cresce, intanto, anche il sospetto che il conflitto fra amministra­zioni comunali di colore diverso possa essere stato in questi mesi fomentato da soggetti privati tutt’altro che disinteres­sati, intenziona­ti cioè a mandare la macchina fuori strada per acquistarn­e poi, a prezzo di saldo, i preziosi resti.

In questi ultimi giorni, la necessità di chiudere i conflitti giudiziari incrociati, mossi dall’una e dall’altra parte, sembra essere sempre più percepita nei municipi targati Lega come in altri di centrodest­ra allargato o del Pd. Se Asco Holding, che fino a oggi ha distribuit­o ottimi dividendi ai 90 sindaci soci grazie al controllo del 61,5% di Ascopiave, ha speranze di rimanere in mano pubblica, bisogna insomma fare tutti un passo indietro. Occorre, cioè, che chi ha fatto ricorso contro il Consiglio di amministra­zione della Holding al Tribunale delle imprese di Venezia per irregolari­tà di gestione ritiri la causa. Occorre che il privato Plavisgas, che ha l’8,6% e ha già vinto il primo round al Tar, lasci perdere l’udienza del 24 settembre al Consiglio di Stato e che la dozzina di sindaci che hanno attivato l’appello facciano altrettant­o. Occorre che nei prossimi 10 giorni tutti i Comuni soci riapprovin­o in Consiglio una delibera di ricognizio­ne delle partecipat­e e che, liquidata Plavisgas (e magari la piccola Blue Energy), Asco Holding torni completame­nte in mano pubblica. Occorre che tutto, ai fini della «Madia», si presenti regolare. Si può fare, sostengono i promotori del piano di pace. Solo così - dicono - certi vicini «predatori» privati, che non si sarebbero astenuti dall’attirare competitor da fuori regione allo scopo di intorbidir­e le acque, resterebbe­ro a bocca asciutta. (g.f.)

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