Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Matteo al Lido la fidanzata e il pieno di selfie

- Sara D’Ascenzo

VENEZIA «Questo è l’unico vestito che mi stava». E per un attimo pare di rivederlo com’era 25 anni fa, concorrent­e del «Pranzo è servito», ciuffo e basette, confessare a Davide Mengacci di sé: «Nullafacen­te, iscritto all’università, in attesa di fare esami». Il Matteo Salvini che alla Mostra del Cinema nessuno si aspettava, si materializ­za poco dopo le 21 della serata inaugurale del festival.

Nella Sala Grande del palazzo del cinema, autorità, vertici della Biennale e l’attore che l’aveva sfidato, Michele Riondino, stanno celebrando in smoking la liturgia laica che dá l’avvio alla Mostra. Il Presidente della Repubblica non è venuto perché in lutto, lui si beve uno spritz e butta lì una frase senza preoccupar­si del fatto che credergli sia difficile: «Sono venuto solo per la mia fidanzata. Non c’entro niente con questo ambiente. Non so neanche che faccia abbia Michele Riondino, io il Giovane Montalbano non lo vedo, guardo il Montalbano normale».

La sua fidanzata, Elisa Isoardi, nove anni di meno e un programma importante come «La prova del cuoco» nella prossima stagione tv, ieri sera ha ricevuto al Sina Centurion hotel di Venezia il premio «Donna dell’anno» della rivista «Diva e donna» (Cairo Editore), promosso dalla pr Tiziana Rocca: «Che emozione strepitosa il mio primo red carpet alla Mostra del Cinema - ha detto ieri - mi ritengo un’artigiana della tv, non una star e non sono abituata. Prendo il premio donna dell’anno e per me è un anno speciale perché dopo 15 anni di carriera e grazie agli ascolti siamo arrivati alla Prova del cuoco.

«Questo è il mio red carpet», aveva detto la sera prima il fidanzato Matteo percorrend­o a piedi i metri che dal Casinò lo separano dall’Excelsior, dove ha deciso di puntare il vicepremie­r e dove si svolge la cena offerta dalla Biennale per gli ospiti della serata inaugurale, Riondino compreso. Della serie: «Non mi volete? Ecco-

mi qua». Il percorso è un bagno di folla: bambini in bici, turisti che tornano dalle spiagge, signore ingioiella­te: tutti lo vogliono. «Non sono abituato, io, a certi ambienti», dice, per nulla intimorito, quando arriva nel cuore della festa e lo accoglie un’altra procession­e. Marina Cicogna, discendent­e del conte Volpi che si inventò la Mostra, lo blocca e gli chiede un selfie: «Voglio farmi una foto con questo uomo molto discusso ma che sta facendo un gran bene, speriamo possa andare avanti».

«Siamo nelle mani del buon Dio», risponde lui, celando eventuali gesti scaramanti­ci. Gli si avvicina Giulio Napolitano, figlio del presidente emerito Giorgio per salutarlo con calore: «Si ricorda?», poi è la volta del regista Paolo Genovese: «Ministro la volevo salutare», lui ricambia, cerca una platea e butta lì: «Non so neanche chi sia. Ah... Ha fatto “Perfetti sconosciut­i?” Mi è pure piaciuto quel film, potevi dirglielo... Ma io il cinema, è la mia fidanzata l’appassiona­ta. A me piace “Amici miei”. Il conte Mascetti...». Poi si volta, butta l’occhio su un angolo, e spara: «Allegria lì, eh’. E dal tavolo Walter Veltroni e Francesco Rutelli fanno appena in tempo ad alzare lo sguardo, lui è già oltre ad accogliere la pattuglia dei leghisti: Cristiano Corazzari, Roberto Ciambetti al quale intima: «Metti giù quello champagne francese!» e il «mio presidente», Luca Zaia. È il momento. Al tavolo d’onore il suo nome, preparato comunque in tempo nonostante la sorpresa, aspetta che lui si sieda accanto a quello della fidanzata, che però è fuggita in albergo. Lui si accomoda e guarda il menu: «Ho già mangiato... rimangio va...».

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Presentatr­ice Elisa Isoardi, fidanzata di Matteo Salvini

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