Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ieg, tutte le azioni restano vicentine

Respinta la richiesta di mettere sul mercato quote: andranno all’ente camerale

- Alba

VICENZA Comune, Provincia e Camera di Commercio negano il via libera alla vendita sul mercato esterno di parte delle quote di Ieg, il colosso fieristico nato dalla fusione delle fiere di Rimini e Vicenza. L’ente camerale, infatti, intende comprare dagli altri due soci una parte di Vicenza Holding, la società (formata dai tre enti pubblici) che detiene la quota vicentina di Ieg. Con il risultato di garantire l’ incasso al Comune, ma di mantenere la territoria­lità.

VICENZA Comune, Provincia e Camera di Commercio negano il via libera alla vendita sul mercato esterno di parte delle quote di Ieg, il colosso fieristico nato dalla fusione delle fiere di Rimini e Vicenza. L’ente camerale, infatti, intende comprare dagli altri due soci una parte di Vicenza Holding, la società (formata dai tre enti pubblici) che detiene la quota vicentina di Ieg. Con il risultato di garantire lo stesso gli obiettivi di incasso manifestat­i dal Comune, ma di mantenere la territoria­lità. «Con la Camera di Commercio rimane la “vicentinit­à”, e questo è nel nostro interesse» spiega il vicesindac­o Matteo Tosetto.

La società fieristica, che ha nelle esposizion­i orafe Vicenzaoro uno dei prodotti di punta, è nata nel 2016 dalla fusione fra Fiera di Vicenza e Rimini Fiera. Ieg è vicentina al 19 per cento: a tanto ammontano le quote possedute da Vicenza Holding, società a capitale pubblico in cui siedono, oltre a Comune, Cciaa e Provincia, pure le associazio­ni datoriali. In autunno, come ampiamente annunciato nei mesi scorsi, Ieg sbarcherà in Borsa. In parallelo, a inizio agosto i soci di Ieg hanno deliberato che per sedere nel futuro Cda post-quotazione bisognerà mantenere almeno il 4 per cento del capitale. Questo lascia ampio margine di movimento alla componente vicentina: una settimana fa il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha annunciato l’intenzione di vendere un due per cento delle azioni di Ieg, parte del pacchetto pari al 19 per cento posseduto da Vicenza Holding. Obiettivo dichiarato, un incasso importante: il prezzo – tecnicamen­te il valore minimo di vendita – è stato fissato a 4,9 euro per azione, con una stima di incasso pari a 3 milioni di euro. L’operazione però doveva ricevere il via libera con il timbro finale messo dall’assemblea dei soci di Vicenza Holding di ieri. E nell’occasione si è avuta conferma di quanto in qualche modo si ipotizzava da giorni: il 28 agosto la Camera di Commercio ha presentato una propria offerta agli altri soci.

«Comune, Provincia e Camera di Commercio hanno espresso voto contrario all’autorizzaz­ione all’ad di Vicenza Holding di vendere il 2 per cento di azioni Ieg all’atto della quotazione» riporta una nota congiunta post-assemblea. L’ente camerale, infatti, ha chiesto agli altri soci pubblici di acquistare una quota parte delle azioni di Vi Holding tra il 3 e il 4 per cento del capitale sociale.

«La proposta è stata giudicata positivame­nte da entrambi gli altri soci pubblici, in quanto consentire­bbe di mantenere una presenza significat­iva di Vicenza nel capitale di Ieg, anche dopo la prevista quotazione in Borsa. I tre soci pubblici – continua la nota - dovranno trovare ora la condivisio­ne sul valore di cessione».

La decisione è stata unanime, positivo anche il voto delle associazio­ni di categoria. «Abbiamo riscontrat­o questa nuova, e forte, proposta avanzata dalla Camera di Commercio – conferma Tosetto, presente come rappresent­ante di Palazzo Trissino all’assemblea dei soci - siamo pronti a capire che tipo di iniziativa sia, pertanto vogliamo valutarne la convenienz­a. Certo che con la Camera di Commercio, che rappresent­a le attività produttive, rimane la “vicentinit­à”. E questo è nel nostro interesse».

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