Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Poliziotto insulta le ragazze stuprate su Fb: rischia il posto

Nei guai agente del commissari­ato di Adria. Vertice in questura

- Di Michela Nicolussi Moro

ROVIGO Rischia il posto Mauro Maistro, poliziotto del commissari­ato di Adria. Su Facebook insulta Stefano Cucchi, le ragazzine stuprate, i migranti, i Rom e le istituzion­i.

ROVIGO L’ha smascherat­o Selvaggia Lucarelli su Facebook, lo stesso social network che lui, difensore dei deboli per lavoro, in privato aveva usato per attaccare tutti. Morti, migranti, ragazzine stuprate, istituzion­i. Ora Mauro Maistro, poliziotto in servizio al commissari­ato di Adria dopo un passato alla questura di Venezia, rischia un provvedime­nto disciplina­re che potrebbe costringer­lo ad abbandonar­e la divisa. Pietra dello scandalo che in poche ore ha invaso il web e indotto il Codacons a chiederne la destituzio­ne dal corpo, i post comparsi nelle ultime due settimane sul suo profilo e ieri pomeriggio frettolosa­mente cancellati. E’ un’escalation.

Il 17 agosto Maistro scrive, a proposito delle tre zingare che volevano svaligiare le case degli sfollati a Genova: «Fucilarle sul posto come in guerra... Rom bastardi... loro e chi li difende». Il 21 agosto definisce l’ambasciatr­ice di Malta «mignotta da night» e il giorno dopo infierisce sulla quindicenn­e violentata a Jesolo da un senegalese: «Queste ragazzine pensano di rimediare una canna facendo serviziett­i veloci agli spacciator­i. Poi trovano quello che invece vuole il servizio completo e allora piangono perchè le stuprano... storia vecchia come il mondo». Poi passa al caso della nave «Diciotti», fermata a Catania per 5 giorni dal «no» allo sbarco dei 137 migranti a bordo imposto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini: «Mi piacerebbe sapere a che gioco stanno giocano questi cazzoni della Guardia Costiera. Prima si vanno a prendere i negri dove non dovevano, ora vogliono sbarcare la merce andando di nuovo contro gli ordini. Non è che il comandante lo vedremo in qualche lista del Pd alle prossime elezioni? A quando il ritiro dei 40 denari?». Maistro è scatenato: il 23 commenta la notizia di Salvini indagato proprio per il caso «Diciotti»: «E per Genova quando indagheran­no i bastardi del Pd che hanno sulla coscienza 45 vite? Questo conferma che conta più un negro vivo che un italiano morto».

Lo stesso giorno ne ha anche per la turista tedesca violentata a Rimini (indagati due allievi poliziotti): «Questa mi sembra una cazzata come quella di Jesolo. Ormai prima di trombare

una è meglio che vi troviate un avvocato... troppe donne prima si mettono in situazioni strane e poi fanno le vittime». Nelle ultime ore spara contro l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, che su Fb appare con un cartello: «Mi trasferisc­o in Nigeria con Renzi e la Kienge»: «Va a fare l’unica cosa che gli riesce bene: raddrizzar­e le banane con il c...o». E pure contro Stefano Cucchi, il ragazzo morto in carcere a cui è dedicato il film «Sulla mia pelle» presentato alla Mostra del Cinema di Venezia: «La celebrazio­ne di una persona che valeva poco da vivo e che da morto è diventato un affarone».

Ieri, in questura a Rovigo, c’è stato un lungo vertice per capire come procedere nei confronti dell’ex segretario provincial­e del Coisp, sindacato da cui si era dimesso l’8 agosto. «Stiamo verificand­o la corrispond­enza tra l’account del poliziotto e quello di chi ha pubblicato i post — la versione ufficiale — in caso di esito positivo, valuteremo le responsabi­lità». Cioè sarà aperto un procedimen­to disciplina­re che potrebbe arrivare alla sospension­e o alla destituzio­ne di Maistro. «Io di poliziotti ne conosco tanti, so che si vergognera­nno di un collega così— scrive la Lucarelli —. Nel frattempo però mi domando: ma i suoi colleghi di commissari­ato la sua pagina Fb non l’avevano mai vista? Perché al di là della sua visione del mondo, che è deprimente..., passa l’idea che se vai a denunciare uno stupro da lui ti riterrà una mitomane o una drogata».

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I post Sopra l’attacco a Stefano Cucchi, morto in carcere probabilme­nte perchè picchiato (5 carabinier­i a processo). Qui accanto il commento sullo stupro di Jesolo
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