Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Regata, la prima volta che i rivali vogano insieme
D’Este è grande, taciturno. È il più forte. Viene da Burano, urbana, colorata, affollata. Rudy e Igor Vignotto sono più piccoli, ma muscolosi, furbi..
Equindi di difficoltà che possono virare in povertà vera e propria. Se mediamente – scrive «Il Sole» – vi sono in Italia 66,6 contribuenti ogni cento abitanti, poi questa troppo lunga penisola pencola tra i 76,2 di Belluno e i 52 contribuenti di città come Palermo o Crotone (in cui il reddito è ancora sotto dell’otto per cento rispetto al 2008).
Un dato, quest’ultimo, che fa pensare, perché ci dice che su cento abitanti solo la metà è fiscalmente attivo e quindi con un certo reddito incassato. Nonostante il (relativo) successo dei numeri sui redditi nel nordest, la ripresa corre svogliatamente senza un immaginario collettivo robusto che la trasformi in serenità e voglia di futuro.
Anzi, non manca chi è apertamente scettico sui (pur piccoli) numeri della ripresa facendo della crisi una specie di costante categoria dello spirito dei tempi presenti. Un pessimismo che dimostra come sia insufficiente il dividendo sociale da distribuire con equità, dato che spesso la rancorosa sensazione è quella del «meno hai, più sei colpito».
Di sicuro insomma non c’è traccia rassicurante di una sorridente ripresa sociale e psicologica: l’Italia – e i numeri della demografia permettono l’immagine – appare come un vecchio impaurito, insoddisfatto ed astioso. Il Veneto, purtroppo, non sembra discostarsi troppo da questa mesta metafora.