Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Controllate 60 abitazioni, consegnate pastiglie e retine per i tombini
La West Nile fa paura, arriva la squadra anti-zanzare «Così insegniamo ai cittadini come difendersi»
VILLAVERLA C’erano una volta gli acchiappa fantasmi, ora ci sono gli acchiappa zanzare. A Villaverla, il Comune ha messo in piedi una vera e propria squadra per allontanare l’insetto dalle case dei cittadini: ieri mattina è entrata in funzione, andando a controllare una sessantina di abitazioni. Gli addetti dell’ufficio ecologia del Comune, assieme ai volontari della protezione civile e ad alcuni tecnici dell’azienda sanitaria dell’Alto Vicentino, hanno controllato che non ci fosse acqua stagnante nei sottovasi, consegnato le pastiglie da mettere nelle zone umide e le retine per coprire i tombini.
Scopo dell’uscita, eliminare i focolai e i luoghi in cui le zanzare possono riprodursi con facilità, perché meno ce ne sono e meno è possibile contrarre la febbre di cui l’insetto è vettore. In Veneto, durante quest’estate, sono stati accertati nove decessi a causa di West Nile (in anziani o pazienti con gravi patologie pregresse) e, in tutto, sono state colpite 230 persone, di queste sei nel Vicentino (tre con forme febbrili e dieci con forme neuro-invasive). Da qui l’iniziativa del Comune di Villaverla: «Abbiamo voluto fare questa esercitazione in collaborazione con l’Usl 7 Pedemontana e con la protezione civile Ana della Val d’Astico – spiega il sindaco Ruggero Gonzo –. Come amministrazione comunale siamo sensibili alla problematica che porta alla Febbre del Nilo, così abbiamo pensato fosse corretto informare i cittadini attraverso la distribuzione di un volantino con indicate le precauzioni a cui attenersi per limitare il diffondersi delle zanzare, ma abbiamo anche voluto andare sul campo». Così, il Comune ha deciso di testare sia la squadra d’intervento in caso di contagio che i cittadini. È stata scelta come zona per l’esercitazione quella delle vie Treviso e Bologna, dove vive una sessantina di famiglie. Le due squadre «antizanzare» hanno suonato i campanelli delle varie abitazioni del rione, verificando non ci fossero focolai di zanzare. «I cittadini si sono dimostrati preparati – commenta il sindaco Gonzo - e gli esperti hanno dato consigli utili». Obiettivo dell’esercitazione, oltre ad informare i residenti, è stato anche quello di controllare la capacità della macchina organizzativa nel caso in cui si presenti un caso di contagio. Ai cittadini, la squadra composta da personale del Comune, dell’Usl 7 e dalla protezione civile ha raccomandato che «tombini e zone di scolo delle acque siano trattati con appositi prodotti, che si eliminino i ristagni d’acqua in sottovasi, pozzetti, annaffiatoi e piscine gonfiabili. E, inoltre, che vengano utilizzati teli per coprire le colture e che le cisterne e i contenitori per la raccolta dell’acqua piovana siano coperti con teli, chiusure ermetiche o reti antizanzara».