Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
No Promozione, «pañolada» Bassano
La società si schiera contro la Figc regionale: squadra e tifosi con fascia bianca al braccio
BASSANO Un attacco frontale, diretto ai vertici della Figc Regionale e al suo presidente Giuseppe Ruzza. Il nuovo Bassano di Fabio Campagnolo lo ha sferrato nella serata di venerdì, con una nota pubblicata sul proprio sito web.
Dopo la conferma arrivata anche dalla Figc Nazionale della mancata accettazione del ripescaggio in Promozione, i vertici della società hanno inviato un attacco frontale ai vertici federali. «Crediamo di essere stati defraudati di un nostro diritto — spiega il presidente Fabio Campagnolo — la città di Bassano non è sparita dal panorama calcistico nazionale a seguito di un fallimento ma per una decisione avvallata da Lega e Figc. E’ lo stesso articolo 52 delle norme federali, relativa al titolo sportivo ad evidenziare l’importanza rappresentata dal calcio, tanto da prevedere la possibilità, a seguito di eventuali esclusioni dai campionati professionistici, di iscrivere le città con tradizione calcistica collaudata, in campionati diversi dalla Terza Categoria. Per Bassano però non è stato così, a differenza, invece, di quando accaduto per Padova, Venezia, Arezzo, Avellino, Como, Mantova, Foggia, Monza, Grosseto, Perugia e molte altre città ancora». Da qui la scelta di giocare con la fascia bianca al braccio, dalla prima all’ultima giornata di campionato. Nel caso, però, questa eventualità venga negata è già pronto il piano B: far indossare la fascia bianca al pubblico e stamparla direttamente sulle nuove maglie che vestiranno i giallorossi.
Poi l’affondo contro Ruzza, colpevole secondo Campagnolo di aver suggerito una soluzione poi rivelatasi un boomerang, ossia la fusione col Mussolente. «La scelta — chiude Campagnolo — è stata presa su suggerimento del Comitato regionale Veneto Figc. Ora, i vertici di quello stesso comitato ci dicono che se non avessimo acquisito il titolo sportivo, avremmo avuto maggiori possibilità di essere ripescati. Ci pare che dopo il danno, sia arrivata anche la beffa ». In realtà i legali contattati in un primo momento dal Bassano avevano suggerito sì una fusione, ma con il Valbrenta, che avrebbe permesso l’ammissione diretta in Eccellenza senza pagare la tassa per iscrizione in sovrannumero alla Figc.
E Ruzza, dal canto suo, replica deciso: «La nostra posizione è sempre stata chiarissima: l’Fc Bassano 1903 non è una società nuova ma il frutto di un cambio di denominazione e di uno spostamento di sede del Mussolente. A cui abbiamo detto sì, nonostante non fossero realtà confinanti. E sottolineo che io, con il presidente Campagnolo, non ho mai parlato».