Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Spazi troppo ampi da gestire e i frati lasciano il tempio Il vescovo lo affida a tre preti
VICENZA Dopo poco meno di otto secoli, i frati lasciano il convento di San Lorenzo. A sostituirli, per far in modo che una delle chiese più amate, ricche di storia e spiritualità di Vicenza non chiuda le porte, il vescovo ha chiamato tre preti diocesani. Il cambio della guardia sarà il 4 ottobre, giornata in cui si ricorda San Francesco d’Assisi, durante la messa delle 19.
I frati Minori del Vangelo, arrivati nel tempio di corso Fogazzaro ad inizio ottobre del 2017, dopo un anno di prova, hanno deciso di trasferirsi. Per ora la comunità, formata dai frati Marco Matteo Pugina (guardiano del convento), Franco Acanfora e Pietro Campidelli, non vuole spiegare i motivi dell’addio a San Lorenzo, ma sembra siano dovuti alle difficoltà di gestione degli ampi spazi. I tre religiosi, come nello spirito del loro ordine, vivono nella povertà e nella preghiera e a Vicenza sono giunti dopo un’esperienza nel convento modenese di Pavullo.
La Curia di Vicenza, dopo la decisione della piccola comunità di non continuare a vivere, celebrare la messa, confessare e amministrare il tempio (di proprietà del Comune), ha comunque voluto continuare le attività a San Lorenzo. In futuro, quindi, non sarà più in mano ai frati, ma ai preti. «Il vescovo Beniamino Pizziol ha costituito una piccola comunità di sacerdoti diocesani che risiederanno nel convento di San Lorenzo — fanno sapere dalla curia —, garantendo così l’apertura e l’animazione spirituale, culturale e liturgica di questa chiesa così cara ai fedeli vicentini». Si tratta di monsignor Fabio Sottoriva, direttore dell’ufficio diocesano per i beni culturali, che diventerà rettore, don Enrico Massignani, cancelliere diocesano che diverrà collaboratore pastorale, e don Matteo Zorzanello, appena nominato direttore dell’ufficio per la pastorale sociale e del lavoro e collaboratore pastorale dell’Unità pastorale Porta Ovest, che vivrà qui.
Il convento di San Lorenzo è stato fondato nel 1280 ed è stato soppresso nel 1797. I frati poterono ritornare ad amministrarlo nel 1927. Fino ad un anno fa il tempio è stato guidato da comunità di frati minori conventuali della provincia italiana di Sant’Antonio di Padova che, sostanzialmente, hanno lasciato per motivi legati alla diminuzione delle vocazioni.