Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Vaccini scaduti da anni in ambulatorio Fiale sequestrate e medico denunciato
Antinfluenzali trovati dalla finanza in un controllo fiscale. Il sindaco e collega: è grave
ARZIGNANO Vaccini anti-influenzali scaduti, alcuni anche da quattro anni. Settanta fialette di farmaco immunizzante sono state trovate e poi sequestrate dalla guardia di finanza ad un medico di Arzignano, che le teneva in un armadio frigo nel proprio ambulatorio.
L’operazione, portata avanti dalle fiamme gialle della città del Grifo, ha portato alla denuncia del professionista per commercio o somministrazione di farmaci scaduti. «È un episodio grave, mi auguro che le fialette fossero lì solo perché aveva dimenticato di smaltirle – osserva il sindaco di Arzignano, Giorgio Gentilin, che è medico – se iniettate potevano essere tossiche per il paziente, scatenare infezioni».
Tutto è iniziato qualche giorno fa quando gli investigatori della tenenza di Arzignano sono andati nello studio del professionista, che è un medico specialista ma ha anche una convenzione con l’Usl 8, per svolgere alcune verifiche fiscali. Da quanto è emerso gli uomini del colonnello Crescenzo Sciaraffa erano lì per una serie di accertamenti su attività professionali private, verifiche sul reddito da lavoro autonomo. Dopo aver esaminato i documenti fiscali però i militari hanno dato un’occhiata anche ai materiali contenuti nell’ambulatorio medico. E aprendo un armadio-frigo, hanno fatto la sgradevole scoperta: fra i vari farmaci presenti c’erano anche una settantina di fialette di vaccino anti-influenzale, con la data di scadenza già superata. Alcuni dei farmaci erano scaduti addirittura nel 2014, quelli con la data di scadenza più recente invece avevano cessato di essere utilizzabili a giugno 2018. Le fiale sono state sequestrate, il medico denunciato e la documentazione trasmessa al sostituto procuratore Maria Elena Pinna. Il professionista ora rischia problemi seri, il reato contestato prevede una pena da sei mesi a tre anni. Non solo, l’Usl 8 pur non ancora informata della vicenda rimane in attesa di conoscere i dettagli dagli inquirenti, per valutare eventuali provvedimenti.
Il sindaco arzignanese spiega di «non conoscere il caso specifico, non sono ancora stato informato - dichiara - . Di certo, è un episodio grave. Voglio sperare che i vaccini scaduti siano stati regolarmente stoccati ma non utilizzati, e che fossero lì per un qualche tipo di difficoltà nello smaltimento da parte del medico». Eliminare i farmaci scaduti «è un dovere - continua Gentilin -, l’azienda sanitaria dispone procedure specifiche e molto precise, che vanno rispettate. Se iniettato, un vaccino scaduto può avere effetti tossici sul paziente, scatenare infezioni».