Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La ditta Inco già al lavoro per il restauro del ponte: primi contatti con Comune e fornitori di materiale
Campagnolo: «Vogliamo sottoscrivere quanto prima il contratto», l’impresa: Disposti a puntellare
BASSANO Primi contatti, ieri, tra la gli uffici tecnici comunali e la Inco srl di Pergine Valsugana, Trento, che ha accettato senza riserva di subentrare alla Vardanega di Possagno nei lavori di restauro del Ponte degli Alpini.
«Ci siamo sentiti al telefono per accordarci sugli incontri che indicativamente inizieranno la prossima settimana conferma l’assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo - C’è da rimettere in moto un duplice meccanismo, uno burocratico e l’altro tecnico-operativo. L’obiettivo è di arrivare prima possibile a sottoscrivere il contratto e mettere la Inco nelle condizioni di procurarsi il materiale necessario all’operazione». Per il riavvio del cantiere in alveo bisognerà attendere il prossimo gennaio, quando si aprirà la prima finestra utile per lavorare, quella invernale, visto che l’autunno è, statisticamente, molto piovoso ed è fortemente sconsigliato lavorare nel letto del Brenta a causa delle possibili piene. Ma comunque a breve dovrà essere eseguita la puntellazione delle stilate 3 e 4 (lato Angarano) del monumento, per metterle in sicurezza.
Dalle recenti indagini, risulta deteriorato anche il materiale delle due pile a ovest e serve un rinforzo urgente.
La stesura del progetto, da realizzare in regime di somma urgenza, è stato affidato al professionista Gian Maria De Stavola. «Se ci chiederanno di puntellare, siamo a disposizione», fa sapere Luca Conci, legale rappresentante e direttore tecnico della Inco.
Prima di accettare l’incarico di subentro, l’impresa trentina ha visionato lo stato di fatto e il computo dei lavori realizzati dalla Nico Vardanega Costruzioni.
Per alcuni passaggi si tratterà solo di rivedere date e importi del progetto rispetto a due anni e mezzo fa, quando il Comune, dopo aver revocato l’incarico per il restauro del monumento all’impresa trevigiana, lo affidò alla Inco, seconda classificatasi nella gara. Ma il Tribunale al quale si era appellata la Vardanega opponendosi alla decisione dei tecnici e dell’amministrazione, le aveva dato ragione ed era stata reintegrata. «Già allora avevamo avviato alcune procedure - conferma Conci Ricontatteremo subappaltatori e i fornitori di materiale, compresi quelli che dovranno realizzare la trave di soglia sulle fondazioni».
La Inco è intenzionata ad iniziare il restauro consolidando le stilate 1 e 2 del ponte. «Seguiremo il progetto - spiega ancora il direttore tecnico e se dovessero sorgere dei problemi, come capita spesso quando si apre un cantiere, cercheremo di risolverli assieme al Comune e agli enti preposti».