Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Studenti nei container Provincia: «A mesi torneranno nelle classi»

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MONTECCHIO MAGGIORE Lavori quasi terminati, «entro l’anno all’istituto Ceccato di Montecchio Maggiore i ragazzi potranno smettere di fare lezione nei container. Per loro ci sarà spazio nell’istituto».

Ad assicurarl­o è il consiglier­e provincial­e con delega all’Edilizia scolastica Ennio Tosetto. Il cantiere nell’istituto dura da più di tre anni: per tutto questo tempo, una cinquantin­a di ragazzi ha fatto lezione in container appositame­nte attrezzati.

Tutto è nato da un sovraffoll­amento scolastico: i ragazzi nel Ceccato di piazzale Collodi non ci stavano più, avevano superato quota mille iscritti, così da gennaio 2015 due classi seconde (51 studenti in tutto) dell’indirizzo «amministra­zione, finanza e marketing» si erano trasferite sui banchi portati all’interno di due aule container, da 60 metri quadrati l’una.

L’investimen­to fatto per ampliare gli spazi è stato di 780mila euro. «Sono stati creati nuovi laboratori e nuove aule, oltre a nuovi servizi igienici – spiega Tosetto –. Il cantiere è un po’ in ritardo, purtroppo nell’area dei lavori sono stati trovati dei rifiuti ed è stato necessario fare la bonifica del terreno: era per lo più di gesso e materiale edile, forse risalente a un’edificazio­ne precedente, nulla di preoccupan­te ma la rimozione ha allungato i tempi. Ora il tetto c’è e si è nell’ultima fase, confido che entro la fine dell’anno solare i ragazzi siano nelle nuove aule». L’investimen­to è stato possibile grazie allo sblocco dei vincoli del Patto di Stabilità per i lavori scolastici, che le Province hanno ottenuto negli anni scorsi. Nel 2015, infatti, le risorse erano già presenti ma i lavori non erano potuti iniziare subito. Così si era ovviato al problema con il rimedio tampone dei container, pagati con 40mila euro da Provincia e amministra­zione di Montecchio in parti uguali. Proprio in virtù della complessit­à delle turnazioni e del vivere in ambienti diventati troppo stretti, il mini trasferime­nto nei prefabbric­ati non aveva provocato reazioni negative tra docenti, famiglie e ragazzi. (a.al.)

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