Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Rossano, rubano il Tricolore e issano il Leone: denunciati

Sparito il vessillo di piazza Europa. Il sindaco: «Un oltraggio ai caduti»

- Raffaella Forin

ROSSANO VENETO Via il Tricolore dal pennone e al suo posto è stata issata la bandiera del Veneto. È successo l’altro ieri a Rossano Veneto, in piazza Europa. Un gesto compiuto da ignoti che il sindaco Morena Martini ha fermamente condannato e per il quale sporgerà denuncia alle forze dell’ordine non appena rientrerà in municipio (in questi giorni è impegnata fuori zona per motivi profession­ali). «Questo è vilipendio alla bandiera nazionale — sostiene il primo cittadino — Ho chiesto alla nostra polizia locale di rimuovere il simbolo veneto e di visionare le immagini delle telecamere della zona, pubbliche e private, per raccoglier­e qualche indizio utile a risalire agli autori del gesto. Che è del tutto inopportun­o. Quel Tricolore è abbinato al vicino monumento degli alpini che ricorda i caduti. È il simbolo di un sacrificio e della nostra storia: va onorato e rispettato. Non è corretto minimizzar­e questo atto e nemmeno liquidarlo come una ragazzata o una goliardata».

Morena Martini è arrabbiata e decisa ad andare fino in fondo per identifica­re i protagonis­ti dell’azione. «Non credo siano stati dei ragazzini — aggiunge — Chi ha issato il leone di San Marco, lo ha fatto di proposito probabilme­nte aiutandosi con una scala. Si è anche portato via il tricolore del quale, al momento, si sono perse le tracce». «Non si tratta di essere contro la bandiera del Veneto — aggiunge — In tutti gli uffici pubblici di Rossano sventolano i simboli italiano, regionale ed europeo. Non abbiamo preclusion­i e qui la politica non c’entra. C’entrano invece il doveroso omaggio, il ricordo e la nostra gratitudin­e verso chi ha combattuto per la patria. In questo caso gli alpini. Con i quali, di recente, abbiamo inaugurato quel monumento restaurato e arricchito di nomi dei principali luoghi del territorio in cui si consumaron­o le battaglie decisive della Grande guerra». È stato proprio Antonio Polo, il capogruppo delle penne nere di Rossano (sezione Ana Monte Grappa), ad accorgersi della sostituzio­ne e ad avvisare il primo cittadino. Intanto, sono molti i rossanesi che condividon­o le affermazio­ni di Morena Martini. «Un atto deplorevol­e», «il tricolore non si tocca», «è un gesto che offende i nostri caduti» sono i commenti più diffusi sui social.

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Nazionale Il Tricolore sventola in piazza Europa sul monumento dell’architetto Didonè

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