Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pepsy Romanoff, il regista di Vasco: «Porto al successo le ville venete»
Il personaggio
Da Vasco Rossi a Tintoretto passando per Liliana Cavani. Giuseppe Romano, 40 anni, in arte Pepsy Romanoff, nasce fotografo, ma grazie alla passione per le immagini d’arte scopre l’altra vocazione, la regia. L’anno scorso è diventato famoso per la regia del concerto di Vasco Rossi a Modena Park e del film sull’evento, campione d’incassi al cinema come il concerto più visto. Prima tanti videoclip, da Gué Pequeno (in arrivo un progetto legato al nuovo album «Sinatra») a Clementino. Da lì la rotta è stata tracciata, tra videoclip e lavori legati al teatro e all’arte. Come il documentario sulla regista Liliana Cavani con la voce narrante dell’attore Vinicio Marchioni, il cui primo ciak è stato battuto proprio al Lido nei giorni scorsi. «Cavani è uno dei maestri del cinema italiano – spiega Pepsy -. Abbiamo preso come spunto il premio che le hanno dato qui al Lido per andare a ritroso lungo la sua carriera, soprattutto nel teatro, dove ultimamente ha diretto Filomena Marturano di Eduardo de Filippo. Lei è entusiasta dell’idea, abbiamo cominciato con un’intervista molto libera ed è stato emozionante». Ma altri fili legano Pepsy al Veneto. Come il film su Tintoretto, tratto dal libro di Melania G. Mazzucco e prodotto da Sky insieme alla società Except, che Romano ha fondato insieme all’ex discografico Maurizio Vassallo. E a breve partirà un progetto sulle Ville Venete. L’idea è di fare formazione all’interno di dieci ville venete prendendo come spunto i film girati lì.
«È un modo per insegnare il mestiere del cinema ai ragazzi - spiega Romano - attraverso lezioni di registi, sceneggiatori, produttori. Si parte dalle informazioni utili, per arrivare al cuore delle professioni». E della Mostra cosa pensa Pepsy Romanoff? «Rispetto all’anno scorso ci sono meno film italiani e questo mi dispiace, viviamo un momento in cui ci sono tanti giovani di una nuova scuola. Mi fa piacere ci sia Roberto Minervini o La profezia dell’armadillo di Emanuele Scaringi. Ogni anno ci sono progetti che invogliano, ma bisogna dar loro più fiducia». Quanto alla polemica sulla presenza di Netflix, Pepsy parla da «tecnico»: «Appoggio la scelta di Lucky Red di mandare il film su Cucchi, Sulla mia pelle, nelle sale il 12 settembre in contemporanea con Netflix, questo può aiutare il film, non danneggiarlo».