Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Il sindaco da Salvini: «Più risorse e più vigili Priorità Campo Marzo»

Per la polizia locale chiesti manganelli per difendersi

- Gian Maria Collicelli

VICENZA Dovevano essere incontri incentrati sulle infrastrut­ture del capoluogo, invece a tenere banco nella prima trasferta romana del sindaco, Francesco Rucco, è il tema della sicurezza. E in modo particolar­e le dotazioni della polizia locale, che potranno subire un aggiorname­nto con l’introduzio­ne del distanziat­ore, ovvero la mazzetta di segnalazio­ne - simile al manganello ma più piccola e leggera - già in uso agli agenti delle municipali­zzate di altre parti d’Italia.

È questo il principale risultato del viaggio a Roma che il primo cittadino ha compiuto ieri, accompagna­to dagli assessori alle Infrastrut­ture, Claudio Cicero, e alle Attività sportive (nonché segretario cittadino della Lega), Matteo Celebron. A Roma, nel pomeriggio, la delegazion­e vicentina è stata ricevuta dal ministro degli Interni, Matteo Salvini, che assieme alla ministra per gli Affari regionali, Erika Stefani, ha ascoltato le richieste avanzate di Vicenza, che di preciso hanno riguardato tre punti: il potenziame­nto dell’organico della polizia e dei vigili del fuoco che operano in città, «un’attenzione particolar­e su Campo Marzo e su altre aree critiche - fanno sapere dal Comune - con interventi mirati», e un sostegno economico in modo da poter aumentare e rimodernar­e la dotazione di servizio della polizia locale. E proprio su quest’ultimo punto ha insistito Rucco, che ha chiesto al ministro la possibilit­à di poter dotare gli agenti di contra’ Soccorso Soccorsett­o della mazzetta di segnalazio­ne come «strumento di autotutela per gli agenti». La mazzetta, definita in gergo anche distanziat­ore, è nei fatti una versione più piccole e leggera del manganello «e - spiegano da Palazzo Trissino - non è utilizzata come strumento di offesa ma in difesa dell’agente». Il dispositiv­o è già stato utilizzato in altre parti d’Italia e del Veneto, come in alcuni Comuni del Padovano, e dai rappresent­anti del Governo la risposta è stata positiva, con le promesse di «una risposta in tempi rapidi» da parte del ministro degli Interni e le rassicuraz­ioni di Stefani: «Presto - afferma la ministra - Vicenza godrà dei benefici concreti dell’incontro odierno (ieri, ndr), a partire dalla dotazione della polizia locale». Insomma, a breve il comando di polizia locale potrà contare su un nuovo dispositiv­o, che si affiancher­à inoltre alle body-cam, la cui sperimenta­zione dovrebbe partire a breve.

Ma ieri a Roma non si è parlato solo di sicurezza. Il viaggio, infatti, era in programma da oltre un mese e avrebbe dovuto

Francesco Rucco Abbiamo detto a Rfi che daremo la precedenza al prolungame­nto di via Aldo Moro

incentrars­i sulla visita in Rfi (Rete ferroviari­a italiana) per parlare delle modifiche al progetto della Tav a Vicenza, solo che la questione è stata rinviata a un nuovo incontro fissato il 4 ottobre prossimo. In ogni caso la delegazion­e vicentina si è recata in Rfi, al mattino, dove con l’ingegnere Marco Marchese si è parlato del passaggio a livello di Anconetta e del progetto da 10 milioni di euro disegnato proprio dei tecnici romani: «Abbiamo detto loro che daremo priorità al prolungame­nto di via Aldo Moro - osserva Rucco - e ci hanno assicurato di tenere in consideraz­ione le nostre valutazion­i».

Il ministro Erika Stefani Presto Vicenza godrà dei benefici concreti dell’incontro, a partire dalla dotazione degli agenti

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La trasferta romana Da sinistra a destra Erika Stefani, Francesco Rucco, Matteo Salvini e Matteo Celebron

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