Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Tanja, uccisa con cinque colpi. Domani la fiaccolata ad Orgiano
ORGIANO Quattro, forse cinque colpi a bruciapelo all’addome e al torace, al ginocchio e al capo. I primi riscontri dell’autopsia su Tanja Dugalic testimoniano la violenza a cui è arrivato l’ex marito venerdì scorso a Lonigo, quando le ha tolto la vita sparandole in strada. Mentre si attende il nulla osta della procura al funerale, ad Orgiano – il paese dove la 33enne viveva con la madre e la figlioletta – la comunità serba ma anche tutta la cittadinanza si stringono attorno al suo ricordo, e preparano una fiaccolata per domani sera. Servirà anche a raccogliere fondi per rimandare la salma in patria.
L’incarico dell’autopsia è stato conferito dal sostituto procuratore Maria Elena Pinna al dottor Vito Cirielli, specialista che già venerdì scorso, appena dopo l’omicidio, era intervenuto sul posto a Lonigo con le forze dell’ordine. Gli accertamenti mostrerebbero che la donna – che probabilmente minacciata con l’arma, ha fatto salire nella propria auto l’ex marito Zoran Lukijanovic poco prima che la uccidesse – è stata colpita con un primo proiettile all’addome mentre ancora dentro la macchina. Poi ha tentato di scappare, ma anche l’ex compagno è uscito dall’auto e le ha sparato contro a distanza ravvicinata altre tre, forse quattro volte. L’autopsia ha compreso anche un esame tossicologico, deciso dalla procura probabilmente per prevenire qualsiasi tipo di contestazione legale futura, visto che non ci sono dubbi sulle responsabilità e la dinamica dell’accaduto.
Intanto ad Orgiano, in questi giorni, il Comune è intervenuto per dare una mano a quel che resta della famiglia di Tanja Dugalic. «C’è un operatore specializzato che sta intervenendo, d’intesa con la madre di Tanja, per dare la notizia della morte della mamma alla piccola – spiega il sindaco Manuel Dotto – la questione è seguita direttamente dai nostri assistenti sociali». Domani sera, alle 20, una folla silenziosa si riunirà in piazza Del Fante, a Orgiano. Una manifestazione per ricordare la donna uccisa, con fiaccole accese, che si diramerà nelle vie del centro. «Tutta l’amministrazione comunale sarà presente – riprende Dotto –. L’iniziativa era partita da alcune amiche di Tanja, è una sorta di tradizione serba. Volevano incontrarsi insieme, in silenzio, per raccogliere fondi e sostenere il trasferimento della salma in patria, per il funerale. Ma la voce si è diffusa, sempre più persone volevano partecipare e così sono venute da me. Abbiamo deciso per la fiaccolata: senza nessuna scritta o interventi, tantomeno politici. Chi vorrà potrà fare una donazione per il trasferimento della salma, in modo che Tanja possa riposare in pace, in Serbia». (a.al.)