Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte: le stilate hanno ceduto ancora
Sette millimetri in un solo mese. La corsa del Comune ad affidare i lavori urgenti
BASSANO Sui lavori di somma urgenza al Ponte degli Alpini per puntellarne le stilate 3 e 4, fino a ieri non c’era ancora il nome dell’impresa che li eseguirà e nemmeno la data di inizio. Di certo non si può più perdere tempo: le due pile sul lato Angarano, secondo le recenti indagini, nell’ultimo mese sarebbero cedute di sette millimetri, accelerando il deterioramento del materiale ligneo e mettendo a rischio la struttura in caso di piena del Brenta.
I tempi Cinque le settimane per incaricare una ditta e ultimare gli interventi
BASSANO Sui lavori di somma urgenza al Ponte degli Alpini per puntellarne le stilate 3 e 4, fino a ieri non c’era ancora il nome dell’impresa che li eseguirà e nemmeno si sapeva quando inizierà l’operazione. L’unica certezza è legata alla data della loro conclusione.
«Abbiamo cinque settimane a disposizione per individuare la ditta, affidarle l’incarico e portarlo a temine - spiega Roberto Campagnolo, assessore alla Cura urbana Dopodiché, scatterà il periodo in cui non si può più lavorare nell’alveo. Stiamo accelerando e contiamo di incaricare un’impresa entro la prossima settimana, consapevoli che ci attende un lavoro non semplice poiché non si potrà prosciugare la porzione del fiume sottostante».
Difficile, al momento, prevedere quando e per quanto tempo il passaggio pedonale sul monumento resterà chiuso per mettere in sicurezza le due pile sul lato Angarano che, secondo le recenti indagini, nell’ultimo mese sarebbero cedute di sette millimetri, accelerando il deterioramento del materiale ligneo e mettendo a rischio la struttura in caso di piena del Brenta. «Un indice di scostamento che preoccupa per la velocità con cui procede e perché ci stiamo inoltrando nella stagione autunnale che statisticamente coincide con quella della piogge», sottolinea l’assessore.
È una corsa contro il tempo quella ingaggiata dal Comune per frenare il cedimento della struttura. Il progetto redatto dall’ingegnere Gianmaria Destavola ha ottenuto l’altro ieri il via libera dalla giunta per un impegno di spesa, soggetto a ribasso d’asta, di 323.500 euro. «Siamo in contatto con alcune imprese che stanno quantificando l’opera e a breve ci daranno una risposta», precisa Campagnolo.
Sulla chiusura del ponte prevista dal progetto ma probabilmente sarà stabilita sulla base delle singole lavorazioni - l’assessore ha incontrato i commercianti della zona. Preoccupati ma anche rassegnati, si augurano che il divieto sia contenuto.
C’è chi ripropone l’opportunità di prevedere la costruzione di una passerella, a sud o a nord del monumento, di cui si è spesso parlato, da tenere per tutta la durata dell’intervento.
«Se ci fosse un passaggio, anche in stile militare come era stato proposto, avremmo risolto il problema una volta per tutte, evitando pressioni e polemiche - suggerisce Massimo Frighetto che gestisce due attività proprio di fianco al simbolo bassanese - Non ho capito perché il progetto si sia arenato dopo che, un paio di anni fa, se ne era parlato coinvolgendo pure gli alpini».
Riccardo Torre, portavoce dei commercianti di Angarano per la questione ponte, prima di sbilanciarci sulla chiusura del monumento attende di saperne di più. «Nell’incontro, il vicesindaco non ci ha dato dei tempi precisi spiega il referente - anche perché l’impresa che avrà l’incarico potrebbe individuare delle soluzioni differenti da quelle previste dal progetto». Per Torre « Certamente questa fase creerà dei disagi a noi, ai residenti dell’area della Destra Brenta - continua il portavoce-, ma anche ai turisti. Tuttavia, siamo anche consapevoli che qualche sacrificio lo dobbiamo fare per riavere il nostro simbolo in piena forma».
” Campagnolo L’indice di scostamento preoccupa per la velocità con cui procede