Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Mondiali di ciclismo 2020 Vicenza non si arrende «Occasione per la città»
Comune e comitato promotore: non si può mollare
VICENZA Parlano di «occasione unica per la città» e dunque ribadiscono che «serve fare ogni sforzo». Comune e comitato promotore del progetto «Vicenza-Veneto 2020» provano a tenere accesa la fiammella della speranza per veder assegnati a Vicenza i mondiali di ciclismo del 2020.
La candidatura c’è, la preassegnazione pure, il dossier prevede decine di eventi per un’intera settimana fra cui la gara clou da Venezia al capoluogo berico passando per le ville del Palladio.
Manca però la decisione finale da parte dell’Uci (Unione ciclistica internazionale), che sembra però sempre più propensa ad affidare l’organizzazione della rassegna iridata alla Svizzera.
Nei giorni scorsi era stata superata anche l’ultima empasse relativa ai fondi, visto che la Regione ha ottenuto la garanzia di fidejussioni per altri 2 milioni di euro - oltre ai 3,5 milioni già sul piatto - dal Governo. «In questo modo dichiarano dal comitato - si è concretizzata l’unica condizione richiesta per dare ufficialità a un’assegnazione già delineata un anno fa».
E poi la stilettata alla candidatura elvetica, che dal comitato definiscono «anomala, apparsa all’improvviso», prima di affidarsi mani e piedi alle decisioni che lo stesso ente internazionale ratificherà il prossimo 25 settembre, martedì.
Anche il Comune, però, si affianca al comitato per spingere il progetto «Vicenza-Veneto 2020»: «È necessario fare ogni sforzo - dichiara il sindaco, Francesco Rucco - visto che si tratta di un’occasione unica per la città». Più dure, invece, le parole dell’assessore alle attività sportive nonché segretario cittadino della Lega Matteo Celebron: «Questo Governo – afferma – non solo ha sottoscritto l’impegno ad una fideiussione, ma aveva anche confermato la disponibilità a garantire altre somme, salvo poi trovarsi la porta sbattuta in faccia da chi, invece, dovrebbe tutelare e difendere lo sport e il ciclismo italiano».
Il riferimento va alle prese di posizione della Federazione ciclistica italiana, secondo la quale il sostegno economico del Governo sarebbe arrivato oltre il tempo massimo. «Non vorrei - osserva ancora Celebron - che per scelte di natura politica, tutte interne al mondo del ciclismo, venisse negata la possibilità a Vicenza di diventare la capitale delle due ruote nel 2020».