Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Il Ponte attende i lavori urgenti Venzo: «Danno inestimabile»
Confartigianato: irresponsabilità politica e scarsa professionalità da denuncia
BASSANO In attesa di affidare i lavori di somma urgenza ad una ditta per puntellare le stilate 3 e 4 del Ponte degli Alpini - cedute di sette millimetri nell’ultimo mese - in città s’infiamma la polemica sull’intervento di restauro che non procede. Sandro Venzo, presidente del mandamento bassanese di Confartigianato parla di «un danno di immagine e un danno economico per la città, per i quali da più parti si sta prendendo in considerazione l’avvio di una Class action contro i responsabili di questo scempio».
«Sarebbe interessante fare un calcolo monetario della faccenda: sono convinto che ne uscirebbe una cifra esorbitante - sostiene - La scarsa fiducia, il mancato introito, la necessità di un ripristino straordinario, e non previsto, rischiano di costare cari alla comunità». Venzo punta il dito contro una situazione che definisce «frutto di irresponsabilità politica e di scarsa professionalità tecnica, che come cittadino bassanese non posso accettare». E riferendosi all’esposizione mediatica nazionale che in questo periodo vede protagonista il monumento palladiano, commenta : «Nel momento i cui tutti puntano ad un lavoro di marketing territoriale e a promuovere in maniera coordinata e sinergica i tesori di un territorio, noi non sappiamo se potremo permettere ai turisti di passeggiare sul nostro ponte perché a rischio crollo. I principali giornali nazionali e le testate televisive hanno portato all’attenzione del grande pubblico il caso, non in maniera positiva o in chiave turistica, ma per evidenziare le pecche di una situazione di mala burocrazia e di irresponsabilità». Il numero uno degli artigiani del Bassanese osserva che «il lungo e travagliato rapporto contrattuale con la ditta che aveva vinto l’appalto, e terminato per vie legali con la causa di inadempienza, avrebbe bisogno di un intervento urgente per impedire la chiusura e l’isolamento di un intero quartiere; questa situazione ancora in stallo è stata oggetto di un grido d’allarme da parte dell’amministrazione comunale che ha avuto un rimbalzo mediatico notevole». Ricordando che il territorio si caratterizza per intraprendenza e voglia di fare, Venzo fa notare «che risulta difficile da capire una situazione di questo tipo». E rileva che non sono ancora chiari i provvedimenti che l’amministrazione dovrà prendere per evitare possibili rischi per il monumento e per le persone. Nei giorni scorsi anche l’assessore regionale Elena Donazzan era intervenuta sottolineando che la questione è diventata «una vergogna nazionale». Intanto si attende ad ore l’affidamento dell’operazione di rinforzo delle due stilate malandate all’impresa veneziana specializzata in interventi subacquei che nei giorni scorsi aveva effettuato un’ispezione sul monumento. Provvedimento urgente adottato dal Comune per scongiurare il rischio crollo della struttura a causa delle possibili piene del Brenta tipiche della stagione autunnale. Il tempo stringe: i lavori devono essere completati prima della fine di ottobre.