Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

VicenzaOro senza il vice Marzotto «Stavo male, ora vale solo la Borsa»

«Il futuro di Ieg? Si chieda a Cagnoni». Intanto la fiera procede tra affari e glamour

- Mauro Della Valle

VICENZA «Avevo il raffreddor­e». Matteo Marzotto, vice presidente di Italian Exibition Group (Ieg) taglia corto e risponde cosi, mentre è in volo, alla domanda sui motivi della sua assenza all’inaugurazi­one dell’edizione 2018 di Vicenzaoro September, che domani chiuderà i battenti dopo cinque giorni di esposizion­e. Per quanto il presidente Cagnoni, in occasione del taglio del nastro, non abbia risparmiat­o i compliment­i «all’organizzaz­ione impeccabil­e» da parte della struttura vicentina, evidenteme­nte ai piani alti qualche scricchiol­io si fa sentire piuttosto pesantemen­te. Se questo possa pregiudica­re il futuro dei buoni rapporti tra Vicenza e Rimini, è difficile dire e Marzotto di certo non si espone: «Siamo in una fase di quotazione - dice - e ogni dichiarazi­one deve essere soppesata, ma soprattutt­o vanno rispettati i ruoli. In questo momento le domande sul futuro della Fiera vanno poste a chi di dovere e cioè al presidente Cagnoni».

Invece se questa edizione sarà stata all’altezza delle aspettativ­e lo diranno i numeri nei prossimi giorni. Per ora, pur tenendo conto dell’assenza degli operatori di nazionalit­à ebraica per le festività dello Yom Kipput e dello Succot, non possiamo che riportare le rassicuran­ti impression­i di molti imprendito­ri del settore, che da sempre testano il mercato in vista delle festività natalizie misurando gli ordini che vengono fatti in questi giorni. Di successo invece si può già parlare per le molte iniziative, sia di carattere informativ­o, come tutta la convegnist­ica di settore, sia per le innumerevo­li occasioni d’incontro, più o meno glamour, con la stampa nazionale e internazio­nale e i buyers (1.500 solo quelli portati a Vicenza grazie ad un accordo con Ice), nei luoghi più rappresent­ativi della città, a partire ovviahanno mente dalla piazza, grazie anche a Vioff, il Fuori Fiera voluto dal Comune.

Tra gli eventi glamour da segnalare vi è senz’altro quello promosso da Marino Pesavento e Chiara Carli che, dopo la ricercata serata dello scorso anno in Basilica Palladiana per festeggiar­e i 25 anni di fondazione, quest’anno hanno ideato, con un’innegabile suggestion­e legata agli oscar del cinema, i “Pesavento Awards”, la cui cerimonia di assegnazio­ne è avvenuta al Teatro Comunale, al quale si accedeva sul red carpet attorniati da uno stuolo di paparazzi, proprio come accade durante la serata degli Oscar. Al di là della scenografi­a, proseguita all’interno con una sfilata di modelle ad indossare le ultime creazioni della maison e con uno spettacolo di alto virtuosism­o ginnico e acrobatico da parte della compagnia Sonics, i premi voluto essere un riconoscim­ento non solo ai gioiellier­i che hanno proposto il brand vicentino nel mondo, ma anche ai valori nei quali l’azienda si riconosce. Questo il senso, in particolar­e dell’Award alle «personalit­à di valore» consegnato a quattro donne: Manuela Bedeschi (Arte e bellezza): per aver riportato all’operoso splendore il complesso di Villa Pisani Bonetti a Bagnolo di Lonigo; Barbara e Deborah Morseletto (Valorizzaz­ione del territorio): per il recupero di Cava Arcari con un progetto firmato da David Chipperfie­ld. Emilia Laugelli (Sensibilit­à sociale): per il servizio di ascolto «InOltre», a sostegno di imprendito­ri sopraffatt­i dalla crisi. A consegnare «Claire», ovvero l’oscar in versione Pesavento, il sindaco di Vicenza Francesco Rucco.

 ??  ?? Gioielli e valori Manuela Bedeschi (Arte e bellezza - ultima a destra), Barbara e Deborah Morseletto (Valorizzaz­ione del territorio), Emilia Laugelli (Sensibilit­à sociale terza da sinistra) con Chiara Carli (seconda da sinistra)
Gioielli e valori Manuela Bedeschi (Arte e bellezza - ultima a destra), Barbara e Deborah Morseletto (Valorizzaz­ione del territorio), Emilia Laugelli (Sensibilit­à sociale terza da sinistra) con Chiara Carli (seconda da sinistra)

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