Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Luxottica-Essilor, nodo contratto in vista della grande fusione

- Marco de’ Francesco

BELLUNO «È tutto fermo». Non si muove foglia, cioè, fino a data da destinarsi, in vista della definitiva fusione tra i francesi di Essilor e Luxottica, campione tricolore globalizza­to degli occhiali. Di fatto, in questo passaggio, il rinnovo del contratto di secondo livello è rimasto al palo. «Quanto all’integrativ­o – afferma il segretario territoria­le di Uiltec Uil Rosario Martines – noi un progetto lo avevamo già presentato, e già l’assemblea dei lavoratori si era espressa a favore. Poi, però, siamo rimasti in attesa di convocazio­ne da parte della società. Non c’è una data. La verità è che non ne sappiamo niente».

Il silenzio dell’azienda di Leonardo Del Vecchio riguarda, secondo i sindacati, un po’ tutti gli scenari che potrebbero aprirsi a seguito della fusione, annunciata ora per ottobre. «Nei fatti – continua Martines – non disponiamo di una ‘traduzione locale’ di ciò che potrebbe accadere. Due anni fa, quando la fusione era stata annunciata, ci era stato detto che si sarebbe trattato di un accordo societario, senza ripercussi­oni sulle attività locali. Ma poi è calato il silenzio. Quale contratto sarà applicato, per esempio? Cambierà qualcosa per i lavoratori? Ad oggi, non ne sappiamo niente».

Intanto la fusione va avanti. La chiusura dell’operazione che avvierà il riassetto proprietar­io tra i due gruppi è atteso a giorni, al massimo per la prossima settimana. A luglio era arrivato il nulla osta della Cina, ora si aspetta quello della Turchia. Quello che è certo è che la Newco EssilorLux­ottica frutto del matrimonio tra le lenti oftalmiche di Essilor e le montature Luxottica avrà dimensioni notevoli: un capitale superiore a 50 miliardi e un fatturato di 15, 16 miliardi. Nel complesso, il più grande gruppo di comparto a livello globale. La società sarà quotata a Parigi. Tecnicamen­te, a quanto si capisce, sarà la holding di Del Vecchio, la Delfin, a diventare il primo socio del nuovo gruppo, con una quota tra il 31% e il 38%.

La gestione, invece, è stata studiata su basi paritarie con i francesi. In pratica, presidente e amministra­tore delegato sarà lo stesso Del Vecchio, ma il vicepresid­ente e vice ad Hubert Sagnières disporrà di fatto degli stessi poteri. Luxottica avrà otto membri in cda, che si insedierà contestual­mente al closing; lo stesso numero di cui disporrann­o i francesi. Nel cda di 16 membri siederà anche Francesco Milleri, descritto come braccio destro e uomo di fiducia di Del Vecchio. Da tempo, peraltro, si sta ragionando sull’opportunit­à di nominare un direttore generale.

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