Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Pordenonelegge, assalto dei giovani
Chiude con un bilancio di oltre 120mila presenze il festival letterario di Pordenone
Supera quota 120mila visitatori Pordenonelegge 2018, e chiude nel segno dei millennials. Contando le prenotazioni, monitorando le code e gli ingressi delle location, il festival Pordenonelegge che si è appena chiuso, ha scoperto che uno spettatore su 5 quest’anno aveva 30 anni, o meno.
«Non solo perchè nelle ultime stagioni è stato inserito un cartellone Junior che è diventato un “festival nel festival” – spiega il direttore artistico Gian Mario Villalta – ma anche, e soprattutto, perché la nostra scommessa è partita oltre 10 anni fa con il lavoro capillare e costante sulle scuole che ha prodotto adesso un pubblico autonomo, giovani generazioni che scelgono il loro programma con originalità. Un ottimo auspicio per guardare al ventennale 2019 del festival come a un momento di forte aggregazione per il pubblico transgenerazionale»
E sono anche altre le sfide del festival di Pordenone, che in questa edizione, con oltre 600 autori e una sessantina di anteprime, ha attirato ogni giorno centinaia e centinaia di persone, anche fuori regione.
Tra i fiori all’occhiello di Pordenonelegge, la ricerca sulla poesia, sulla parola e sulla scrittura nella vita culturale e quotidiana, declinata anche per i più piccoli attraverso riflessioni sull’uso che facciamo del linguaggio, anche di quello web.
«Pordenonelegge è anche il festival amato dagli autori come dagli editori - dice Villalta - . L’abbraccio del pubblico, i libri che spesso vanno a ruba, l’attenzione ai contenuti anche da parte dei giovani e giovanissimi».
Soddisfazione dal presidente della Fondazione Pordenonelegge.it Giovanni Pavan, così come dal direttore Michela Zin: «La vicinanza del pubblico si è accompagnata alla visibilità diffusa del festival – ha osservato Michela Zin – con interazioni fortissime sui social che hanno monitorato in presa diretta gli incontri».
Molti gli indicatori della buona riuscita della manifestazione. Il presidente Pavan: «Gli spettatori si organizzano per essere a Pordenonelegge già a partire dalla giornata inaugurale del mercoledì, non più solo in vista del weekend.
C’è la soddisfazione per una scommessa che si rinnova, quella di abbinare cultura e indotto economico per il territorio, in un gioco di squadra che sostiene un festival. C’è l’orgoglio di aver portato avanti temi caratterizzanti, primo fra tutti quello della poesia che ha siglato l’inaugurazione di pordenonelegge 2018.
Il premio per una visione che ha subito scelto di guardare alla poesia, così come agli altri leitmotiv del festival, con perseveranza nel corso dell’anno, e non solo come vetrina di eccellenza per i cinque giorni della manifestazione».