Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Lui è ricoverato, lei paga una guardia per controllarlo Rissa in ospedale
BASSANO La fidanzata gelosa aveva ingaggiato un serbo per controllare chi entrava nella stanza d’ospedale del compagno, un industriale 81enne che si trova ricoverato al San Bassiano. La donna aveva anche attivato un telefono cellulare per registrare le conversazioni tra il paziente e i suoi visitatori. Controlli che per poco non hanno dato origine ad una rissa.
È dovuta intervenire la polizia martedì mattina nel reparto di geriatria dell’ospedale. Il figlio del paziente infatti ha perso le staffe con la compagna del padre, una 50enne serba. I poliziotti si sono limitati a identificare i presenti e a riportarli alla ragione ma al momento non si sono resi necessari provvedimenti.
Un episodio che ha destato clamore nel reparto di geriatria dove l’imprenditore, molto conosciuto in provincia, è ricoverato da qualche tempo. Arrivando a fare visita al padre il figlio ha trovato la porta presidiata da una sorta di buttafuori e alla richiesta di spiegazioni è stato invitato a rivolgersi direttamente alla compagna dell’uomo. Anche una volta entrato nella stanza il figlio ha realizzato di non poter parlare con il padre senza essere controllato.
Non è chiaro al momento per quale motivo la donna avesse previsto un simile sistema di sorveglianza. Fin troppo facile immaginare che si tratti di questioni personali, forse afferenti alla sfera economica. Ipotesi, queste, destinate con ogni probabilità a rimanere tali. Ciò che invece è certo è che il figlio del paziente ha perso la pazienza ed ha alzato la voce con la nuova compagna del padre. Immediatamente nel reparto è stato richiesto l’intervento della polizia che dal commissariato di via Pecori Giraldi ha inviato una pattuglia all’ospedale. Indispensabile riportare la quiete e garantire la tranquillità alle persone ricoverate e allo stesso pensionato. Gli agenti hanno pazientemente ricostruito i motivi dell’alterco che rischiava di degenerare nel giro di pochi minuti. Le forze dell’ordine hanno quindi chiarito i confini della vicenda ed hanno identificato tutti i presenti. Al momento nessuno è stato denunciato ma non è escluso che qualcuno sentendosi offeso possa procedere con la querela di parte.