Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ponte, ispezioni in alveo di un’azienda triestina È polemica per lo sporco
Ragnatele e guano, scarsa pulizia: è l’ennesimo sgarbo al monumento di Palladio
BASSANO Nuove verifiche subacquee, ieri, attorno alle fondazioni del Ponte degli Alpini. In vista dell’imminente affidamento dei lavori di puntellazione delle stilate 3 e 4 - dovrebbe essere questione di ore - un’impresa triestina, che pare essere in pole position per eseguire l’intervento, ha svolto una ricognizione sullo stato in cui si trova il materiale sott’acqua del monumento. L’ispezione è finalizzata a definire alcuni aspetti tecnici dell’operazione di rinforzo delle due pile, che sono cedute di 7 millimetri nell’ultimo mese, con l’obiettivo finale di prevenire il possibile collasso della struttura in caso di piena significativa del Brenta. Eventualità che potrebbe verificarsi proprio nel periodo autunnale, come dimostrano le statistiche sull’indice di piovosità degli ultimi decenni. Negli uffici tecnici comunali è in corso una gara contro il tempo perché il termine ultimo per lavorare dentro il fiume è fissato per la fine di ottobre. Qualche ditta che ha risposto all’invito del Comune ha proposto delle modifiche, altre invece hanno presentato soluzioni più veloci; tutte sono al vaglio dei tecnici dell’amministrazione. Nell’attesa, tra i commercianti della zona di Angarano che gravita attorno al simbolo cittadino sale la preoccupazione per la paventata chiusura del passaggio pedonale durante la puntellazione. Il progetto redatto dal consulente comunale Gianmaria Destavola prevede che le lavorazioni coinvolgano direttamente anche l’impalcato e, quindi, per motivi di sicurezza il ponte sarà chiuso. Al momento però è difficile prevedere i tempi del divieto e questa incertezza sta mettendo in difficoltà chi deve gestire un’attività economica.
Altre polemiche di questi giorni riguardano la scarsa pulizia e lo stato di abbandono in cui è lasciato il monumento palladiano. «Che sia malandato, va bene, ma che non si pulisca è inaccettabile», sostengono alcuni operatori commerciali della zona, che fanno notare sia la presenza sempre più robusta, ma anche fastidiosa, di guano dei piccioni sui due lati del passaggio centrale, delimitato dalle transenne (nei giorni scorsi era in bella mostra anche un volatile morto), sia la selva di ragnatele, soprattutto nel sottotetto, che avvolgono travi e lampioni. A completa- re il triste quadro, alcune lampade spente da tempo. E poi cartacce, bottiglie e mozziconi di sigaretta abbandonati da qualche incivile, che sono molto pericolosi. Già in passato, il legno dell’impalcato si è incendiato a causa di una sigaretta non spenta gettata con superficialità e solo l’intervento immediato dei vigili del fuoco ha scongiurato danni e pericoli.
«Fa male vedere quello che dovrebbe essere un monumento nazionale ridotto in queste condizione», si legge sui social dove fioccano le lamentale e le accuse di incuria. Tra le tante segnalazioni, anche quella dell’acqua che filtra dal tetto ad ogni pioggia intensa. Un problema legato alla rimozione delle tegole di un paio di anni fa e della posa provvisoria di una guaina. C’è poi la questione della fessurazione che pare essersi allargata sulla sponda di Angarano, nel punto in cui il pavimento ligneo incontra quello di marmo. Il sindaco Riccardo Poletto ha già dato ordine di sostituire il tavolato, che probabilmente si è spostato, con uno più aderente al marmo. L’operazione dovrebbe essere eseguita in questi giorni.
” Negozianti Che sia malandato, va bene, ma che non si pulisca è inaccettabile Sui social Fa male vedere in queste condizioni un monumento